DOLO- Picchiano la proprietaria e un anziano cliente, poi si impossessano di gioielli e orologi per 45mila euro e fuggono via. A distanza di 6 mesi dalla rapina alla gioielleria Canova a Dolo in provincia di Venezia vengono arrestati 4 brindisini.
Dalle prime ore della mattinata di oggi, nelle province di Brindisi e Lecce, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia, con il supporto del personale del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Venezia, Roberta Marchiori – in accoglimento della richiesta del pm Giorgio Gava, nei confronti di 4 persone, tutti con precedenti e provenienti dalla provincia di Brindisi, ritenuti responsabili a vario titolo del reato di “rapina pluriaggravata in concorso e porto e detenzione illegale di arma da fuoco” .
In manette Francesco ANDRIOLA 39enne, Luciano PAGANO 34 enne, Ugo UGOLINI 32 anni, Maurizio CANNALIRE 57 anni.
Il 13 ottobre scorso due malviventi, a volto scoperto e sotto la minaccia dell’arma, avevano brutalmente malmenato la proprietaria dell’esercizio ed un anziano cliente. Entrambi sono stati immobilizzati a terra, sono state legate mani e piedi con delle fascette da elettricista. Nel frattempo i banditi hanno portato via gioielli ed orologi per un valore complessivo di circa 45.000 euro.
Nelle fasi culminanti della rapina, due adolescenti del luogo, che stavano transitando in prossimità della gioielleria, resisi conto dell’accaduto hanno chiamato il 112.
I due giovani, mentre fornivano all’operatore della Centrale Operativa i dettagli di quanto stava accadendo hanno cercato di inseguire i malviventi. I due si sono dovuti bloccati dopo essere stati minacciati con l’arma da uno dei rapinatori. Uno è fuggito a piedi, l’altro con la refurtiva e salito in auto.
Sul posto sopraggiungeva immediatamente una pattuglia della Tenenza dei Carabinieri di Dolo. Il Maresciallo, avvertito da alcuni testimoni che i malviventi avevano imboccato a piedi uno stretto vicolo, ha tentato di inseguirli con una bicicletta prestatagli da un passante. Lungo il tragitto ha incontrava i due ragazzi che gli riferivano di una Fiat Punto di colore blu utilizzata da uno dei due rapinatori, subito dopo incrociata e della quale è riuscto a rilevare parte della targa (poi individuata interamente grazie alle telecamere di videosorveglianza in zona).
Partendo dal possibile utilizzatore del veicolo ed attraverso le successive indagini, anche di natura tecnico-scientifica, condotte con la fattiva collaborazione di tutti i testimoni, è stato possibile raccogliere importanti, molteplici e concordanti indizi per l’identificazione dei due autori materiali della rapina e di due complici, risultati avere avuto funzioni di appoggio operativo e logistico, compiendo il sopralluogo preliminare sull’obiettivo e agevolando la fuga dei correi, nonché il compito di ricettare la refurtiva.
E’ stato acclarato che tutti gli indagati, subito dopo la rapina, hanno fatto rientro in Puglia, loro terra di origine, dove i preziosi sarebbero stati rivenduti.
Gli arrestati sono stati associati alle case circondariali di Brindisi e Lecce.
BrindisiOggi
Rapina in gioielleria arrestati 4 brindisini
Rapina in gioielleria a Dolo in provincia di Venezia, bottino 45mila euro, arrestati 4 brindisini
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Sabado, Abril 21, 2018
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