Furti nel reparto di geriatria, indagate cinque persone tra questi anche un’infermiera

BRINDISI- Furti nel reparto di geriatria, indagate cinque persone, tra queste anche una dipendente della Asl. La squadra mobile di Brindisi, guidata dal vice questore aggiunto Antonio Sfameni, ha notificato cinque avvisi di conclusione indagini a carico di altrettante persone accusate di furto aggravato e sottrazione di materiale di consumo ai danni dell’ospedale Perrino di Brindisi. Le indagini, coordinate dalla Procura di Brindisi e dal pm Francesco Carluccio, sono partite lo scorso anno a seguito delle numerose denunce da parte dei pazienti ricoverati nel reparto di Geriatria dell’ospedale Perrino di Brindisi. Le vittime lamentavano il furto di anelli e preziosi durante la degenza, ciascuno raccontava di aver subito il furto durante il riposo pomeridiano, di essersi sentito intontito al risveglio e di aver scoperto solo in quel momento di essere stato derubato. Dopo queste denunce erano scattate le indagini. Gli uomini della squadra mobile in questi mesi attraverso una capillare attività investigativa con l’ausilio di telecamere e attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, sono riusciti ad individuare cinque soggetti e a contestare ben 11 episodi. Due sono accusati di concorso nel furto aggravato dal fatto che le vittime fossero persone impossibilitate a difendersi per condizione e luogo, in particolare un’infermiera sarebbe l’esecutore materiale ed un altro partecipava ricevendo la merce. Sempre l’esecutore materiale dei furti e altre tre persone, considerate i mandanti,  sono invece accusate di sottrazione di materiale di consumo dall’ospedale Perrino di Brindisi, ossia sottraevano farmaci, integratori ed altro materiale sanitario.

Le indagini sui furti di preziosi nel reparto di geriatria sono stati accertati sino a luglio 2017, mentre la sottrazione di materiale sanitario e farmaci sino a novembre 2017.

Alcuni dei preziosi sottratti alle vittime sono stati recuperati lo scorso 12 gennaio, quando proprio la squadra mobile lanciò un appello invitando chiunque avesse subito il furto a recarsi in questura per l’eventuale riconoscimento.

In questa indagine resta ancora da chiarire le modalità con quali venivano messi a segno i furti. Ad oggi si possono fare solo delle ipotesi ma non è stato accertato se le vittime venissero in qualche modo immobilizzate o rese inermi. Ora si aspetta anche l’intervento della Asl per eventuali provvedimenti a carico del dipendente indagato. Gli indagati sono delle province di Brindisi e Lecce.

Lucia Pezzuto

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