BRINDISI- “Il progetto di A2A resta incompatibile con un’area da destinarsi alla retroportualità” ad affermarlo Ernestina Sicilia, coordinatore di Forza Italia.
“Su A2A la posizione di Forza Italia è stata sempre chiara e senza indugi visto che nel 2011 fu proprio il centrodestra a proporre e ad approvare il Documento Programmatico del Piano Urbanistico Generale con il quale si indicava la incompatibilità per qualsiasi impianto industriale di quell’area, da destinarsi a retroportualità- dice la Sicilia- Proprio l’attuale parlamentare di Forza Italia on. Mauro D’Attis, prima da Vice Sindaco, poi da Consigliere comunale di Brindisi, aveva già dichiarato, in particolare a marzo del 2017, che il progetto presentato da A2A era incompatibile rispetto alla previsione del preliminare del PUG”. Forza Italia, quindi chiede un coordinamento istituzionale per valutare la possibilità degli insediamenti industriali e comunque produttivi di risorse e reddito per la Comunità e dall’altro, programmazione e visione d’insieme, per consentire la localizzazione di qualsiasi nuovo impianto.
Alle affermazioni di Forza Italia risponde il candidato sindaco di Brindisi del centro destra Massimo Ciullo : “E’ quanto mai incredibile che su di una vicenda cosi’ seria come il progetto della multinazionale A2A che vorrebbe impiantare un maxi impianto di trasformazione di rifiuti organici nella sede della centrale di Brindisi nord ,a due passi dal centro cittadino ed in piena vista nel porto,ci siano state dichiarazioni del tutto contrastanti e cioe’ quelle del notaio Errico e quelle dell’avvocato Sicilia . Errico afferma che ci siano in Forza italia persone a favore del progetto ,la Sicilia smentisce tutto,Dove sta la verita’? Errico ha il dovere di dire alla citta’ per intero cio’ che sa perche’ o non e’ vero cio’ che ha detto e quindi e’ confermata la posizione di Forza italia , oppure la dichiarazione della coordinatrice cittadina di Forza italia e’ solo un paravento che nasconde una posizione politica del partito su quel progetto che non e’ condivisa da tutti .Entrambi hanno il dovere di chiarire alla citta’ come effettivamente stanno le cose perche’ i cittadini hanno il diritto di sapere chi rema contro l’interesse di Brindisi”.
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