SAN DONACI- La candidata sindaco del Pd di San Donaci sostenuta da Forza Italia e Noi con l’Italia interviene per fare delle precisazioni in merito alla scelta di una coalizione trasversale. La nota di Antonella Vincenti è in replica all’articolo pubblicato da BrindisiOggi.
“Non si è trattato di una presentazione ma di un tavolo di confronto avviato nella prospettiva di una possibile convergenza sulle linee programmatiche che occorre definire in vista del prossimo voto amministrativo- spiega la candidata e segretaria cittadina del Pd – È il tempo di fare sintesi e assicurare a San Donaci un programma e una candidatura sulle proposte e non sulle divisioni: le forze incontrate, Forza Italia e Noi con l’Italia, hanno mostrato piena disponibilità a riconoscere centralità al Pd nella espressione della candidatura, sulla base di un programma condiviso. Mi preme sottolineare che nelle ultime settimane altri tavoli sono stati creati, in particolare con le forze di centrosinistra, con le quali tuttavia non si è riusciti a trovare la medesima intesa”.
Vincenti nega l’imbarazzo al Pd. “Personalmente- aggiunge – stento a ravvisare imbarazzo rispetto a un progetto che, seppur condiviso da forze politiche differenti, sia permeato da una visione comune sui problemi da affrontare e del modello di sviluppo da promuovere. Non deve esserci sorpresa dunque, semmai apprezzamento, nei confronti di chi cerca di superare divisioni preconcette facendo quadrato attorno a una proposta di governo stabile, fondata sul confronto e sull’ascolto. È di appena qualche settimana fa l’appello del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, inteso al superamento di un rigido e precostituito bipolarismo. Emiliano ha dunque ritenuto auspicabile, rivolgendosi alle segreterie provinciali Pd, l’apertura ad altre componenti della politica pugliese, tra aggregazioni civiche ed altre vicine al centrodestra. Lo spirito dell’appello, che mi sento di condividere appieno, è di superare gli steccati tradizionali della geografia politica per dare vita ad alleanze in grado di garantire progetti di governo realizzabili. In fondo, ritengo che una proposta che integri competenza e coesione sia di gran lunga preferibile agli schemi tradizionali che, in più di qualche caso negli ultimi anni, oltre a produrre conflittualità diffusa, si sono dimostrate non all’altezza di risolvere i problemi che riguardano la vita dei cittadini”.
BrindisiOggi
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