Rapina al distributore di benzina, due in manette

OSTUNI- Rapina al distributore di benzina, arrestati in due. Dovranno rispondere dei reati di rapina a mano armata e ricettazione di autovettura rubata Pietro Apruzzi, 44 anni,  e Francesco Torquato Solidoro, 20 anni,  considerati dagli inquirenti i presunti responsabili  del colpo messo a segno presso una pompa di benzina che si trova sulla strada Ostuni-Villanova. I due sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Ostuni e associati presso il carcere di Brindisi . I fatti : alle ore 20 circa di venerdì scorso giungeva presso la sala operativa del Commissariato una richiesta d’intervento presso una benzina per una rapina a mano armata. Una pattuglia si recava  immediatamente sul posto e la visione delle immagini consentiva di immortalare due soggetti con viso coperto da passamontagna e con i guanti in lattice di cui uno armato di pistola che si facevano consegnare dal benzinaio la cifra di circa 250 euro per poi dileguarsi a bordo di una Fiat uno bianca appena rubata in città.

L’analisi dei fotogrammi, permetteva di riconoscere con estrema certezza nel rapinatore armato un noto pregiudicato del posto da tempo monitorato dalla  polizia nel corso delle quotidiane attività di controllo del territorio.  Così mentre una parte del personale del commissariato riusciva a recuperare l’utilitaria con cui era stata commessa la rapina nonché acquisire altre immagini da una abitazione privata che riprendevano i due rapinatori a volto scoperto lungo la fuga, un’altra parte dei poliziotti si recava presso una abitazione-covo individuata dagli investigatori all’esito di complessi ed articolati riscontri ed accertamenti. Qui all’interno della struttura i poliziotti riuscivano ad arrestare i due autori della rapina. L’immediata la perquisizione domiciliare a carico dei due  permetteva di sequestrare gli indumenti con cui i due rapinatori avevano messo a segno il colpo, il danaro rapinato, rinvenuto sul terrazzo al di sotto di un mattone nonché sempre sul terrazzo si scovava ben nascosta una borsa a tracolla al cui interno vi era la pistola con cui era stata commessa poco prima la rapina, due passamontagna, uno spadino per la forzatura e il furto della Fiat Uno e i guanti in lattice calzati al momento dell’irruzione sulla pompa di benzina. All’esito degli accertamenti sul posto i due   sono stati condotti presso gli uffici del commissariato dove, alla luce delle granitiche prove a loro carico acquisite, il Pubblico Ministero di turno disponeva per entrambi la traduzione presso la Casa circondariale di Brindisi. All’esito dell’operazione, dunque,  è stata recuperata anche una pistola calibro 6.35, scacciacani, priva del prescritto tappo rosso, fedelissima riproduzione di quella vera, la Fiat UNO rubata o nonché tutto l’armamentario di occultamento di volti e mani utilizzato dai due  arrestati per portare a segno la rapina. Il denaro recuperato è stato  restituito al benzinaio.

L’attività investigativa in riferimento all’episodio è tutt’altro che chiusa con sviluppi importanti circa una precedente rapina di cui poco tempo fa lo stesso benzinaio restò vittima.

BrindisiOggi

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