BRINDISI – Finisce con l’epilogo peggiore per Brindisi il match interno tra la Happy Casa e Capo d’Orlando. La squadra siciliana gioca una grande partita al PalaPentassuglia, batte Brindisi per 74-75 e torna a vincere dopo quattordici sconfitte consecutive (l’ultima vittoria risale al match di andata proprio contro Brindisi, sempre di un punto) e rinvia il discorso salvezza dei biancoazzurri alla prossima settimana. Gli scontri diretti, adesso, sono ufficialmente a favore di Capo d’Orlando e quindi, un eventuale parità in classifica salverebbe i siciliani: niente disfattismo, però, per la Happy Casa Brindisi che rimane padrone del proprio destino e, a quattro partite dal termine della regoular season, dovrà giocarsi la permanenza nella massima serie con le unghie e con i denti, consapevole del vantaggio di quattro punti dal duo Pesaro e proprio Capo d’Orlando.
Succede di tutto nella serata che doveva essere la più importante della stagione: dopo la palla a due conquistata dagli ospiti, gli arbitri sono costretti a interrompere il match per un malfunzionamento dei tabelloni, problema tecnico che comporterà molto probabilmente delle sanzioni e che di conseguenza non permette agli spettatori di leggere punteggio, punti e falli dei singoli giocatori (l’unico tabellone funzionante è quello del tempo e dei 24 secondi): pessima figura per Brindisi, soprattutto con le emittenti nazionali nel parterre a riprendere la partita in diretta sui canali RaiSport ed Eurosport. La partita ricomincia pur senza il supporto dei tabelloni luminosi e le squadre danno battaglia dimostrando però scarsa confidenza con il ferro: i tropppi errori da una parte e dall’altra rendono bassissimo il punteggio che, nel primo quarto, recita 13-18. Nel secondo quarto Brindisi reagisce, inizia a segnare di più e con un break prova a staccare Capo d’Orlando che però rimane in partita e non si arrende sotto i canestri biancoazzurri. A pochi minuti dall’intervallo lungo, coach Vitucci è costretto a fare a meno di Nic Moore per un infortunio la cui entità, dalla tribuna, è parsa subito seria: il play americano, infatti, è stato subito soccorso non è mai riuscito ad appoggiare il piede né a piegare la gamba e e ha raggiunto gli spogliatoi in braccio ai suoi compagni. Da valutare nelle prossime uscite, quindi, le sue condizioni: in caso di assenza, si tratterebbe di una perdita enorme negli equilibri tattici brindisini e un serio problema che non ci voleva. All’intervallo lungo il punteggio premia i padroni di casa, ma di un solo punto (35-34). Nella ripresa, Brindisi prova più volte ad allungare ma i suoi tentativi sono soffocati dal grande carattere di Capo d’Orlando. I biancoazzurri, allora, chiudono in vantaggio ma il gap resta esiguo (59-55). Nei dieci minuti finali si compie il “suicidio” dei padroni di casa che entrano leggeri, sicuri di vincere e subiscono tanto gli attacchi degli ospiti: a quindici secondi dalla fine, sopra di un punto, Mesicek va in lunetta e trova un incredibile 0/2 che galvanizza l’Orlandina che mette la testa avanti a poco più di quattro secondi dalla sirena. Vitucci chiama time-out, studia il tiro sulla rimessa ma sul parquet il pallone sfugge dalle mani di Donta Smith che consegna la vittoria agli avversari (74-75). Capo d’Orlando batte Brindisi per la seconda volta nella sua stagione e continua la sua rincorsa alla salvezza insieme a Pesaro e alla stessa Brindisi, in vantaggio per via dei quattro punti in più racimolati in classifica. La permanenza nella massima serie è tutta nelle mani della propria squadra e passerà dal secondo match casalingo consecutivo in programma domenica contro Cremona. Ma potrebbero comunque far sorridere i risultati dagli altri campi.
Antonio Solazzo
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