BRINDISI- I sindacati contro la politica da campagna elettorale, dopo la nuova accensione della torcia di Versalis. In un comunicato congiunto Cgil,Cisl e Uil chiedono di non creare allarmismi e di non strumentalizzare le situazioni. Le organizzazioni sindacali da una tentato di tutelate i posti di lavoro, dall’altra difendono Eni.
Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Cgil, Cisl e Uil e le rappresentanze di categoria.
“ Pur comprendendo le ragioni e le preoccupazioni dei cittadini, rassicurate a stretto giro dalle notizie ufficiali diramate dall’ARPA Puglia, sulla mancanza di sforamenti di sostanze inquinanti, in seguito all’accensione della torcia del Petrolchimico nella mattinata del 11 aprile scorso, rilevate dalle centraline di monitoraggio, sia della città che della zona industriale, ci preme sottolineare come ancora una volta, l’attivazione di una torcia, che è bene ricordarlo funge da sistema di sicurezza negli impianti industriali, venga immediatamente strumentalizzata, per creare artatamente facili allarmismi nella popolazione, riportando di fatto al centro della discussione politica, e quindi della campagna elettorale amministrativa, gli attacchi pretestuosi al sistema industriale brindisino. Si passa quindi con una facilità impressionante dalle invocate chiusure dell’Enel di Cerano, allo smantellamento della Centrale ex Edipower, dalla valutazione unidirezionali di uno Studio Epidemiologico, fino alla strumentale lettura ed interpretazione di un comunicato stampa da noi emesso, tempo fa, circa le prospettive delle attività dei Centri Ricerca della Versalis. Ancora una volta quindi l’industria, ed in particolare il Petrolchimico diventa terreno fertile di proselitismo politico, dimenticando che piaccia o no, Brindisi ha ancora una vocazione industriale di tutto rispetto che supporta l’intero sistema economico ed occupazionale della nostra provincia, dell Regione Puglia e del sistema Paese Italia. Spiace invece constatare che si continui sulla strada della contrapposizione tra vari sistemi, che a nostro avviso invece sono perfettamente integrabili, invocando presunti disimpegni da parte delle varie aziende, ed in particolare del Gruppo EniVersalis su aspetti legati ad investimenti sulla sicurezza e sulla manutenzione degli impianti. Come Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, difendiamo invece l’operato di tutti i lavoratori diretti ed indiretti che quotidianamente, attraverso la loro riconosciuta professionalità, conducono gli impianti produttivi con la massima attenzione evitando che accadono incidenti rilevanti di qualsiasi genere. Consapevoli naturalmente che siamo in presenza di impianti industriali ad alto rischio, e che ad oggi, grazie non solo alle nuove tecnologie applicate, ma anche a costanti investimenti manutentivi programmati, riportano Brindisi tra gli impianti d’eccellenza non solo sotto l’aspetto produttivo, ma anche di sicurezza e ambientale, nel panorama della chimica Eni. Ogni anno la Versalis investe circa 20 milioni di euro per la manutenzione ordinaria sugli impianti, e a proposito di investimenti, in un recente incontro con i vertici aziendali ci è stata confermata la realizzazione di una nuova della “Torcia a terra” di ultimissima generazione e tecnologicamente avanzata per una spesa di circa 22 milioni di euro e di cui i lavori sono già pronti per passare alla fase esecutiva. Giusto per restare in tema di impegni assunti con il territorio! Inoltre, sempre in ambito di investimenti, sono in corso d’opera altre iniziative per migliorare l’affidabilità della rete elettrica all’interno dello stabilimento con un impegno di spesa a carico dell’Enipower e della Versalis di ulteriori circa 12 milioni di euro. Infine, è stato già previsto nel 2020 un ulteriore fermata straordinaria degli impianti con un investimento molto simile a quello già effettuato negli anni passati, che se confermato si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro. Riteniamo quindi da parte nostra importante ed apprezzabile l’impegno costante delle società Eni in materia di affidabilità e garanzia di sicurezza degli impianti, anche in prospettiva futura. Non altrettanto possiamo dire della parte politica che da tempo manca nella nostra città. L’invito che ci sentiamo di rivolgere a tutte le forze politiche che si apprestano a tentare di governare Brindisi, è quello di abbassare i toni, di evitare di creare facili allarmismi, ma di superare questa contrapposizione tra “industrialisti” e “ambientalisti” che corrode il rapporto anche con il tessuto sociale, e lavorare tutti insieme con un unico obiettivo che è quello di valorizzare tutto il sistema industriale per renderlo ancora volano di sviluppo garantendo un rapporto equilibrato tra Industria, Salute Sicurezza e Ambiente, ricercando altre forme di sviluppo del territorio non alternative ma integrative sfruttando le tantissime potenzialità e opportunità sinora tralasciate”.
BrindisiOggi
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