BRINDISI- Stagione balneare a rischio per molti stabilimenti, il Comune di Brindisi traccia una prima mappatura delle strutture in siti sottoposti a tutela paesaggistica, sulla litoranea sono una quindicina senza concessione demaniale e senza autorizzazioni.
A due mesi dall’inizio della stagione estiva partono i primi controlli sulla costa brindisina, molte strutture non hanno ne concessione demaniale e ne autorizzazioni. Come ogni anno ci sarà la corsa al mettersi in regola. In realtà quella pubblicata dal Comune è solo una prima fotografia ora spetta all’ufficio urbanistica verificare se e con quali prescrizioni i gestori degli stabilimenti in questione potranno svolgere la loro attività. Intanto l’Adoc di Brindisi ricorda al commissario prefettizio, Santi Giuffrè, quelle che sono le criticità di ogni anno: ““Criticità legate all’aumento demografico nelle zone balneari per la presenza di migliaia di residenze stagionali ma anche per la crescente offerta di servizi- dice Giuseppe Zippo, presidente dell’Adoc Brindisi- Tale situazione si riverbera negativamente su diversi aspetti importantissimi quali la tutela dell’ambiente, la sicurezza stradale e la tutela del mare. Ricordiamo, in proposito, l’adozione annuale dell’ordinanza balneare emanata dalla Regione Puglia, che dispone alcuni adempimenti sia a carico dei privati che delle pubbliche amministrazioni, ad oggi, ampiamente disattesi nonostante le sollecitazioni”. L’elenco degli adempimenti è piuttosto lungo e va dall’obbligo di predisporre le passatoie per disabili nelle spiagge libere, al servizio di salvamento direttamente o in convenzione con i lidi privati, sino al posizionamento dei bagni chimici. “Sul fronte della sicurezza abbiamo più volte sollecitato una puntuale ricognizione della litoranea nord ex strada provinciale 41, con particolare riferimento all’adeguamento della segnaletica stradale, specie a ridosso degli agglomerati urbani di Contrada Bettlemme, Giancola ed Apani ed una verifica del fondo stradale e dei guard rail usurati dagli agenti atmosferici- aggiunge Zippo- Critica risulta la situazione delle aree parcheggio pressoché inesistenti. In considerazione di quanto sopra ribadiamo la necessità di attivare l’area parcheggio all’interno del Villaggio Acque Chiare di cui il Comune di Brindisi è custode giudiziario che garantirebbe la messa in sicurezza di una zona altrimenti congestionata con grave pregiudizio per la sicurezza dei bagnanti. Un percorso fattibile che ha già avuto il benestare da parte del tribunale di Brindisi. L’afflusso massiccio dei residenti stagionali, in aggiunta a chi dimora abitualmente, determina situazioni di degrado per scarsa sensibilità, ma anche per l’assenza di servizi idonei a far fronte al grosso quantitativo di materiale prodotto a seguito della manutenzione del verde, per non parlare, poi, delle attività di piccola manutenzione. L’assenza di illuminazione, manutenzione stradale ed infrastrutture idrico-fognarie completano un quadro preoccupante sotto diversi aspetti”.
Monitoraggio delle strutture in siti sottoposti a tutela paesaggistica, concessioni demaniali e autorizzazioni, clicca qui per leggere la mappa: 1523546033_ concessioni_demaniali_marittime_ed_altre_strutture
BrindisiOggi
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