BRINDISI – Afferra per la gola la ex, la colpisce con pugni e la minaccia con un coltello: arrestato 35enne. Si tratta di un cittadino nigeriano Ibrahim Yakubu ed è stato accusato di lesioni personali, minaccia, rapina e porto abusivo di armi. La vittima, una ragazza di origine nigeriane anche lei, è stata trasportata all’ospedale Perrino di Brindisi e ha riportato una prognosi di 21 giorni.
I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio (9 aprile) a Brindisi. Secondo la ricostruzione degli uomini dell’Arma del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia del capoluogo, la violenta lite si è accesa sulle scale del condominio di via Bastioni Carlo V al civico 25. Pare che i due abbiano iniziato a litigare per futili motivi. Lo stabile è lo stesso dove il 12 marzo è avvenuto l’omicidio del 24enne di origine nigeriana, Callistus Imoyera.
Il 35enne – secondo gli investigatori – avrebbe incrociato la ex fidanzata, e l’avrebbe prima afferrata per la gola stringendola e le avrebbe sferrato un pugno sullo zigomo. Durante le concitate fasi dell’aggressione, l’avrebbe poi minacciata di tagliarle la gola. Poi, l’uomo si sarebbe anche alzato la maglietta mostrando alla donna un grosso coltello da cucina da cucina, con lama lunga 20 centimetri. Intanto, avrebbe continuato ad aggredirla sferrandole un altro pugno sul fianco.
Poi – secondo i carabinieri – prima di allontanarsi dal luogo dell’aggressione, l’uomo, le avrebbe sottratto il telefono cellulare.
La donna ha chiesto aiuto ed è stata accompagnata presso il nosocomio brindisino per le cure del caso. La vittima ha riportato lesioni al volto giudicate guaribili dai sanitari con una prognosi di 21 giorni.
A seguito dell’intervento dei carabinieri, l’uomo avrebbe tentato di eludere il controllo nascondendosi nell’area condominiale, ma è stato subito individuato e tratto in arresto.
Il cellulare della vittima è stato recuperato e restituito alla legittima proprietaria e il grosso coltello è stato sottoposto a sequestro. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi.
Mar.De.Mi.
Commenta per primo