BRINDISI- ( Da IL7 Magazine) Ladri di bidoncini di rifiuti. Almeno un centinaio sonole denunce arrivate in questi mesi alle forze dell’ordine per il furto delle pattumelle utilizzate per la raccolta differenziata. Passano, si fermano sotto le abitazioni e le portano via, a volte con dentro anche i rifiuti. Uno strano fenomeno che si diffuso a Brindisi dall’autunno scorso quando è stato attivato il servizio porta a porta in tutti i quartieri della città.Presi di mira i contenitori marroni dell’umido, quelli che vengono distribuiti dall’azienda Ecotecnica una volta presentata l’autocertificazione della regolarità del pagamento della Tari. Chi non è in regola non può ritirarli.
Secondo il calendario della raccolta, quattro giorni a settimana dopo le 20, i residenti possono lasciare fuori le pattumelle dei rifiuti umidi, che verranno poi svuotati dagli operatori durante la notte. A tanti è capitato di non ritrovare più i bidoncini, scomparsi misteriosamente. In questo caso è stato necessario sporgere denuncia perché i contenitori sono individuabili grazie ad un apposito codice assegnato all’utente. Questipotrebbe essere utilizzati per altri scopi e creare problemi ai legittimi assegnatari.
Ma a qualcuno il furto della pattumella è costato caro. Grazie alle telecamere esterne di un asilo di nido è stato beccato uno dei presunti ladri. Gli agenti della squadra mobile di Brindisi in poche settimane hanno identificato e rintracciato un disoccupato di 58 anni che il 15 novembre scorso aveva rubato due contenitori all’ingresso di una palazzina in via Gioberti al quartiere Sant’Angelo. L’uomo è indagato per furto aggravato. Può sembrare un banale furto, ed invece il reato è aggravato perché si trattadi “ merce esposta per consuetudine, o per necessità alla pubblica fede”, come in questo caso. Il 58enne rischia il processo.
Erano circa le 6,37 per strada non c’era ancora nessuno, la via è senza uscita frequentata solo dai residenti che a quell’ora dormivano. Nelle immagini viene ripresa un’auto di grossa cilindrata, un Suv, che si ferma all’altezza del palazzo, un uomo con un cappello e con una giacca con strisce catarifrangenti (tipica delle divise di lavoro) scende dall’auto, afferra lepattumelle, le mette nel cofano e va via.
Brutta sorpresa per la proprietaria. Intorno alle 8 la residente si accorge che qualcuno aveva portato via i bidoncini. In collera per il gesto ha presentato denuncia contro ignoti negli uffici della questura dove sono state attivate le indagini.
Quell’ignoto oggi avrebbe nome e cognome, l’uomo abita al quartiere La Rosa, è disoccupato, fa lavori saltuari e frequenta molto spesso la zona di Sant’Angelo. Il video era così esplicativo che i poliziotti hanno chiuso il cerchio in pochissimo tempo. È stato il modello particolare della sua auto a indirizzare gli agenti verso il 58enne, a quanto pare ce ne sono pochi in città di questo tipo. Inoltre sul cruscotto anteriore c’erano dei cappelli, dettagli che non sono passati inosservati e che hanno trovato riscontro. L’uomo si è visto notificare a casa l’avviso conclusione indagini. Era stupito di essere stato scoperto, e non immaginava tutto questo per due bidoncini. Pare che informalmente si sia giustificato dicendo che aveva utilizzato le pattumiere per mettere il mangiare del suo cane. Era disposto a chiedere scusa. Ma, scuse a parte, il procedimento va avanti.
Negli ultimi mesi i furti di pattumelle sono diminuiti, il rischio di essere beccato è ormai alto, e le conseguenze sono molto più gravi di quanto si pensi.
Il 58enne infatti non è stato l’unico incastrato dalle telecamere: a fine novembre scorso è accaduto anche in via Molise al quartiere Commenda. In quel caso il sistema di video sorveglianza esterno di un’attività commerciale ha ripreso un ragazzo che intorno alle 23 ha portato via una pattumiera dell’umido.
Lucia Portolano per Il7 Magazine
Poraccio.
Pattume della società che ruba pattumiere.