Picchia per strada la ex fidanzata, in manette un 40enne

BRINDISI- Picchiata per strada dall’ex fidanzato, un uomo in manette. Non si rassegnava alla fine della loro storia d’amore durata cinque anni, un uomo di 40anni aggredisce la ex per strada e la picchia. E’ stato arrestato con l’accusa di lesioni personali il 40enne che il 31 marzo scorso ha aggredito per strada la ex fidanzata, una donna di 34 anni. La richiesta di aiuto è arrivata alla centrale della polizia alle 20.30 del 31 marzo scorso, una donna, V.Z. di anni 34, lamentava di essere stata malmenata dall’ex fidanzato. Dopo appena pochi minuti, gli operatori della Sezione Volanti, diretta dal vice questore aggiunto, Vincenzo Maruzzella, raggiungevano il luogo dove attendeva la donna. Qui si trovavano davanti uno “spettacolo” straziante: la donna presentava ecchimosi sulla fronte, vistose lacerazioni sui jeans all’altezza delle ginocchia, nonché abrasioni sulla punta delle scarpe.

Prontamente soccorsa, raccontava che da pochi mesi aveva interrotto una relazione, durata un quinquennio, con il quarantenne P.A. che non si rassegnava alla fine del fine del loro rapporto
Proprio la sera del 31 marzo, V.Z scendeva dall’autobus per recarsi dalla madre, quando improvvisamente si trovava davanti l’ex fidanzato che tentava di fermarla dicendole di volerle “solo” parlare per tentare un riavvicinamento. La donna proseguiva verso casa della madre, determinata a non voler avere più contatti con quell’uomo; questi, allora, iniziava a minacciarla di morte, continuando a seguirla. Nel tentativo di farlo desistere, la donna mostrava il proprio cellulare affermando di aver registrato le minacce, ma neanche tale tentativo faceva desistere P.A che, anzi, poco prima di giungere a destinazione, all’improvviso l’afferrava per il giubbotto strattonandola e facendola cadere a terra; quindi la trascinava sull’asfalto per alcuni metri, procurandole le ferite e lacerazioni riscontrate dagli Agenti.
L’equipaggio, dopo aver soccorso la malcapitata e ricevute dalla stessa dettagliate descrizioni dell’assalitore, si poneva alla sua ricerca; dopo poco tempo, veniva avvisati che l’aggressore era tornato sotto casa della madre di V.Z nei confronti della quale continuava ad inveire. Immediatamente facevano ritorno e subito provvedeva a bloccarlo; questi, nonostante la presenza dei poliziotti, continuava nel suo atteggiamento violento e minaccioso nei confronti della donna, pertanto veniva accompagnato presso gli uffici della Questura.
V.Z., in sede di denuncia, riferiva che anche nel corso della loro relazione, P.A. aveva avuto un comportamento violento ed intimidatorio nei suoi confronti, tanto che per due volte aveva sporto denuncia contro di lui, denunce poi ritirate anche su pressione ed intimidazione dell’uomo. Pochi mesi orsono, stanca delle percosse e delle vessazioni, aveva interrotto definitivamente ogni contatto, fino all’epilogo del 31 marzo. La stessa consegnava un referto medico del pronto soccorso con una diagnosi di giorni 10 per le ferite riportate.
Alla luce di quanto accertato e della denuncia, P.A., di concerto con il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale, veniva sottoposto alla misura coercitiva degli arresti domiciliari.

BrindisiOggi

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