INTERVENTO/ Il risultato conseguito dal PD nelle recenti elezioni politiche è stato indubbiamente negativo sia a livello nazionale che locale. Questo esito era comunque nell’aria non tanto perché si sia governato male ma perché esiste nel Paese un malessere sociale figlio del crescente disagio collettivo di fronte a cambiamenti epocali (migrazioni di massa, delocalizzazione del lavoro, sensazione di insicurezza) che non si riesce ad affrontare adeguatamente ed a dominare. Si è anche pagato il prezzo a quello che nelle democrazie parlamentari viene considerata quasi una regola per la quale il partito che governa cede quasi sempre il testimone nella tornata successiva a chi ha fatto opposizione. E sul piatto della bilancia va messo infine anche il crollo della ideologia socialdemocratica in tutto il mondo occidentale che non poteva non interessare anche il nostro paese. Si veda a tal proposito il risultato risicato conseguito da “Liberi ed Uguali” che proponeva ricette ancora più a sinistra delle nostre.
Se è giusto fare un’analisi ponderata di quanto accaduto correggendo gli errori commessi e se è giusto che il segretario nazionale abbia dato le sue dimissioni è altrettanto ingiusto chiedere la testa delle dirigenze di un partito che a livello locale solo da poche settimane ha rinnovato i suoi vertici. Si dia il tempo adeguato per lavorare e per riprendere a parlare il linguaggio che i cittadini vogliono sentire da noi. La scelta di Riccardo Rossi va proprio in questo senso perché intercetta la richiesta di onestà, di competenza e di rinnovamento della classe politica. Aver indicato da subito in lui il nostro candidato sindaco è stato giusto nella tempistica ed in qualche modo assimilabile alla scelta vincente fatta a livello nazionale dai “5 Stelle” che hanno presentato per tempo la squadra di governo. Se non lo avessimo fatto ci troveremmo adesso invischiati in estenuanti mediazioni su posti e poltrone che ci avrebbe portato a scelte al ribasso allontanandoci sempre di più da un elettorato che abbiamo troppe volte deluso.
Salvatore Valentino
già consigliere comunale PD
Presidente associazione politico-culturale “Brindisi Democratica”
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