BRINDISI – Tentato furto in appartamento: tre arresti. In manette sono finiti Antonio Silvestro di 35anni di Napoli, Domenico Diano di 31 di Napoli e Antonio Arrichiello di 49 di Napoli ma residente a Melito, nel napoletano.
I fatti si sono verificati ieri pomeriggio (7 marzo) a Brindisi. Erano circa le 17 quando alla sala operativa della questura è giunta la segnalazione di due persone che stavano tentando di scardinare la porta di un’abitazione e di una terza persona a fare da palo.
In pochi minuti, sul posto, sono giunti gli agenti delle Volanti. Gli operatori hanno notato un uomo fermo nelle vicinanze di una Fiat 500L di colore grigio parcheggiata di fronte all’indirizzo segnalato durante la telefonata, il quale alla vista dei poliziotti avrebbe fatto una telefonata buttando subito dopo il cellulare a terra nel tentativo di distruggerlo. Successivamente si sarebbe diretto verso un’autovettura VW Tiguan parcheggiata poco distante. Il comportamento non sfuggiva agli operatori che prontamente lo hanno fermato.
Dopo qualche minuto, i poliziotti, hanno notato che due uomini stavano uscendo dal condominio, incuranti del fatto che l’amico fosse stato già bloccato. I due erano diretti verso la Fiat 500 e uno di loro avrebbe gettato un cacciavite per terra tra il marciapiede e la fiancata della vettura. A quel punto i due uomini sono stati bloccati dai poliziotti.
I tre soggetti, avrebbero dichiarato di essere rappresentanti di una nota ditta di vendita al domicilio, e stavano effettuando delle vendite porta a porta, ma senza esibire nessun documento che attestasse quanto da loro dichiarato.
Con l’ausilio di un’altra volante giunta sul posto, gli uomini di polizia, hanno proceduto al controllo della Fiat 500 L, nel cui bagagliaio è stato rinvenuto una scatola sigillata contenente un’aspirapolvere, con un marchio contraffatto.
Inoltre, sono state rinvenute alcune telecamere finte contenenti all’interno dei pesi in metallo tanto da simulare un peso realistico dell’oggetto. Sono state anche rinvenute statuette raffiguranti il Pontefice, verniciate in colore argento. Secondo i poliziotti, tali oggetti, sarebbero utilizzati dai tre arrestati per truffare ignari acquirenti. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.
Dopo aver recuperato il telefono cellulare, che il presunto palo aveva tentato di distruggere, gli uomini delle Volanti, hanno accertato che era ancora acceso e funzionante e riportava fra le ultime telefonate il numero chiamato che corrisponde – così come accertato – ad uno dei complici.
Grazie ai filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza del condominio, i poliziotti, hanno potuto accertare che i due uomini avrebbero forzato la porta d’ingresso. Il sopralluogo effettuato nel condominio, ha poi consentito di accertare evidenti segni di forzatura alla porta dell’appartamento sito al primo piano, compatibili con l’uso del cacciavite poi ritrovato e recuperato dalla polizia e sottoposto a sequestro. La porta era stata aperta e parti della serratura forzata poggiate in un vaso.
Dalla visione dei filmati, gli investigatori, hanno notato anche i due arrestati che avrebbero forzato la porta di ingresso per poi accedere nell’appartamento e uscirne dopo soli pochi secondi e questo perché – secondo i poliziotti – avendo ricevuto il segnale dal terzo uomo.
Sul posto sono inoltre intervenuti gli agenti della Scientifica per i rilievi del caso.
I tre presunti ladri hanno precedenti specifici e – così come accertato dagli agenti delle Volanti – in particolare per truffa e per reati contro il patrimonio, oltre ad essere stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio da numerosi comuni verso il comune di residenza.
Al termine delle formalità di rito i tre arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Brindisi in attesa dell’udienza di convalida.
Le autovetture VW Tiguan e Fiat 500L sono state sottoposte a sequestro e affidate in giudiziale custodia.
Mar.De.Mi.
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