OSTUNI – Dopo una perquisizione domiciliare, i poliziotti, hanno trovato in alcune piante poste all’esterno dell’abitazione oltre 30 grammi di droga: è finito in manette Giovanni Iaia ostunese di 29anni, già noto alle forze dell’ordine. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associata al carcere di Brindisi.
L’attività eseguita dagli agenti di polizia del commissariato della Città Bianca è avvenuta sabato scorso. I poliziotti hanno effettuato un servizio di appostamento nei pressi dell’abitazione del 29enne. Hanno notato – così come ricostruito – che Iaia sarebbe rientrato a casa e in più occasioni sarebbe uscito e posizionato in alcuni vasi diversi involucri.
Quando l’ostunese ha abbandonato l’abitazione e si è messo a bordo della sua autovettura è stato fermato dai poliziotti e perquisito. Dopo il controllo è stato esteso anche presso l’abitazione.
Gli agenti di polizia, nella zona dove Iaia era stato notato armeggiare, hanno rinvenuto e sequestrato: un involucro a forma di cipollotto, sigillato con nastro isolante nero, contenente 10 birillini di cocaina a loro volta termosaldati anch’essi con lo stesso nastro isolante nero; nel vaso posto in terra contenente una pianta, è stato trovato, un secondo involucro a forma di cipollotto, completamente avvolto con nastro isolante di colore nero, contenente altri 13 birilli di cocaina.
In casa, inoltre, sono stati sequestrati altri 5 grammi di hashish in dosi, 2 rotoli di nastro isolante nero e sostanza da taglio e confezionamento delle dosi.
Complessivamente sono state recuperati 30 grammi di cocaina, 5 grammi di hashish nonché la somma di danaro di circa 150 euro in contanti (foto di copertina ndr).
Iaia è stato così arrestato con l’accusa i detenzione di sostanze stupefacenti e trasferito in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziria.
I servizi di controllo del territorio di pertinenza da parte del commissariato di Ostuni, proseguiranno nei prossimi giorni nell’ottica della sicurezza generale e sulla base di forme di collaborazione sempre più massicce da parte della collettività per contrastare i negativi e deleteri effetti dell’immissione sul mercato delle sostanze stupefacenti, i cui processi di “taglio” e finale confezionamento delle singole dosi per lo spaccio, possono contenere preoccupanti insidie per l’incolumità personale a svantaggio della pubblica sicurezza.
BrindisiOggi
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