“Guardie a cavallo” per salvare l’ambiente: contro rifiuti, incendi e in soccorso degli animali

OSTUNI – “Guardie a cavallo” per la salvaguardia dell’ambiente. Il NOAC, nucleo operativo ambientale a cavallo, in sinergia con le forze dell’ordine percorre le campagne di Ostuni in cerca di fuori legge che deturpano il territorio naturale.

Le favole che descrivono i cavalieri dalla lucente armatura in sella al loro stallone non sono poi solo frutto della fantasia. Ad Ostuni opera, ormai da tre anni, una “scuola di formazione” riconosciuta dalla regione Puglia che forma i propri studenti dai 5 alla maggiore età per permettere loro, una volta ritenuti pronti, di girare per le campagne ostunesi a tutela del territorio, sventare incendi, sanare la piaga dell’abbandono dei rifiuti e alle volte anche salvare animali abbandonati dai propri padroni per le vacanze estive.

“La collaborazione con le forze dell’ordine è essenziale per porre fine a questi problemi che deturpano il nostro bellissimo territorio – parla Tommaso Longo, presidente dell’associazione NOAC e comandante della guardia ambientale – solitamente ci muoviamo in 20 a cavallo, poi ci dividiamo in squadre per setacciare meglio tutta la zona di campagna. Oltre la nostra squadra a cavallo, mettiamo a disposizione anche un’auto per controllare le strade asfaltate dove i cavalli non possono galoppare. – aggiunge il comandante Longo – Il nostro operato risulta essere il fiore all’occhiello per tutto il paese di Ostuni, soprattutto nel periodo estivo attraendo molti turisti che ci chiedono di fare una piccola sosta per poter ammirare il cavallo, che per la sua maestosità attira la maggior parte delle persone, e magari scattare qualche foto come ricordo del loro viaggio.”  Maggiormente questo gruppo di “sentinelle a cavallo” si trova a dover regolare il fenomeno delle discariche abusive, in particolare d’inverno. “Molte volte cogliamo la gente in fragrante – ammette il presidente dell’Associazione NOAC – e ci ritroviamo ad avvicinarci per fare loro “la morale”, spiegando che così facendo rovinano il territorio. Tristemente constato che sono i miei concittadini ad abbandonare i rifiuti nelle campagne come se non si curassero della bellezza del loro paese. – continua spiegando la loro giornata tipo – In estate, invece, ci troviamo a spegnere i numerosi incendi che si verificano nelle campagne, delle volte accidentali, altre dolosi. Infine raramente, ma succede, ci troviamo a sventare piccoli crimini. Proprio lo scorso gennaio sono riuscito a mettere in fuga un ladro di olive, che stava per fare dei grossi danni al proprietario di quell’uliveto nel territorio ostunese. Non solo, con la mia squadra sono riuscito a farlo fuggire, facendogli lasciare tutto ciò che stava trafugando ma ho anche avvertito le forza dell’ordine, che prontamente sono intervenute per fermarlo.”  Il supporto e l’intervento immediato delle forze dell’ordine al richiamo delle squadre dell’associazione del NOAC fa’ si che tutti i cittadini di Ostuni rispettino l’autorità di quest’ultimi.

Il NOAC è una vera e propria scuola di formazione e ciò che ha spinto il comandante Tommaso Longo a dedicarsi all’insegnamento è proprio la voglia di non tenere per sé la sua grande passione, coronata da molte classificazioni in gare internazionali e nazionali nella categoria “endurance”. Si è fatta strada nell’animo del presidente la volontà di trasmettere tutto ciò che lui avevo appreso dal contatto con i cavalli e con la natura a delle giovani menti che avrebbero potuto assimilare l’amore per l’ambiente e gli animali. “ Un giorno mi sono alzato – racconta Longo – e mi sono detto che gareggiare e classificarmi al secondo o terzo posto non mi bastava più, avrei voluto fare di più che essere un proprietario di un maneggio. Così grazie all’incoraggiamento di mio figlio e alla collaborazione di tre amici ho tolto la scritta “maneggio” e ho affisso “scuola di formazione”.  Il NOAC educa i più piccoli al rispetto della natura e di ciascun animale. La scuola è suddivisa in tre classi: la prima che prende i bambini dai 5 ai 14 anni (al momento sono 25 bambini) che vengono educati al’ambiente e agli animali; la seconda fascia comprende i ragazzi dai 14 ai 18 anni i quali affiancano le guardie nelle ronde per le campagne ostunesi ed infine ci sono gli over 18 che fanno 300h di formazione e ai quali viene rilasciato il diploma di guardia. Tutte e tre le fasce fanno sei mesi di teoria durante la quale il docente, Tommaso Longo, spiega loro la morfologia, anatomia e psicologia del cavallo e altri sei mesi di pratica durante la quale gli alunni si rapportano all’animale conoscendone già i timori, le paure e le reazione che possono più facilmente prevedere ed evitare. Diversi sono stati i progetti avviati negli anni, tra questi “Mamme a cavallo”, nato dal fatto che le mamme dei più piccoli erano costrette ad aspettare la fine della lezione dei propri figli e per occupare produttivamente quell’ora di attesa, il comandante Longo decise di istituire un corso anche per loro. Il progetto ebbe un enorme successo in quanto molte di loro proseguirono gli studi tanto da guadagnarsi il diploma di guardia. Un altro progetto che è in programma è l’inserimento, all’interno dell’istituto scolastico di primo grado, di un’ora dedicata alla tutela e al benessere della natura. Il presidente dell’associazione, nonché anche docente regionale ACSI, ha dato la sua disponibilità per avviare questo progetto, in modo del tutto gratuito, per formare i bambini di oggi a poter essere, un domani, degli adulti rispettosi del proprio ambienti in qualsiasi parte del mondo essi decidano di vivere e per permettere loro di essere i primi sensibilizzatori per gli adulti di oggi. “Un rimprovero fatto da un bambino – conclude Longo – su una carta gettata per terra o su un comportamento ingiusto nei confronti di un animale pesa molto di più che fatto da un adulto.”

Alberta Esposito

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