OSTUNI – Sequestratati 27 chilogrammi di marijuana sulla costa ostunese. La scoperta è stata fatta in località Pilone di Ostuni. La droga recuperata avrebbe potuto fruttare sul mercato circa 40mila euro.
Nel corso di specifici controlli nel territorio della Città Bianca così come sulle coste, l’attenzione degli uomini del locale commissariato è stata colta da un consistente involucro ben sigillato e legato con corde di tipo nautico che galleggiava poco distante dalla riva.
Ritenendo che potesse trattarsi di materiale di provenienza illecita, i poliziotti hanno subito provveduto a a recuperalo. Una volta giunti presso gli uffici ed ispezionarlo hanno potuto appurare che si trattava di sostanza stupefacente.
Erano presenti 10 grossi pacchi termosaldati e sottovuoto, contenenti ognuno più di 2.5 chilogrammi di marijuana per un peso totale di circa 27 chili.
Trattasi del terzo ingente sequestro di marijuana operato dal personale del commissariato di polizia di Ostuni che, complessivamente, ha evitato che ben oltre 100 chili di droga potessero finire sul mercato locale e non.
L’attività di contrasto ai traffici illeciti di marijuana messa in campo da parte della polizia di Stato ha permesso di portare a segno rilevanti sequestri ed arresti negli ultimi tempi secondo un azione di prevenzione e repressione svolta quotidianamente in una cornice di raccordo e coordinamento provinciale.
Fortemente attiva in tal senso è l’attività investigativa da parte degli uomini di polizia tanto da non escludere sviluppi connessi all’ingente sequestro operato. I servizi di controllo del territorio finalizzati a frenare il fenomeno dello spaccio di droga sempre più reato impiegato dalle organizzazioni criminali per il loro finanziamento, proseguiranno ininterrottamente nei prossimi giorni.
Tanto, al fine anche di contrastare i negativi e deleteri effetti dell’immissione sul mercato delle sostanze stupefacenti, i cui processi di “taglio” e finale confezionamento delle singole dosi per lo spaccio, possono contenere preoccupanti insidie per l’incolumità personale a svantaggio della sicurezza generale.
BrindisiOggi
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