Alla scoperta di “Un incantevole aprile”

IL LIBROSO MONDO DI FRANCESCA (di Francesca Goduto) – Preparatevi ad un viaggio in un paesino sospeso tra realtà e incanto… preparatevi a varcare la soglia del giardino variopinto e odoroso di San Salvatore… e preparatevi ad uscirne rinate… beh: sempre ammesso che vogliate uscirne e tornare alle vostre vecchie vite… piuttosto che chiudere dietro di voi il cancello e scoprirvi nuove e ricche di gemme…

Quattro donne, molto diverse tra loro… in realtà accomunate dall’unico bisogno che le tormenta: quello di essere amate nella loro essenza di donne, al di là del ruolo che la società si aspetta esse rivestano. “Così nacque l’idea; ma, come spesso accade, chi la concepiva al momento non ne era consapevole”: come tutto ciò che di costruttivo si faccia e concepisca nella vita scaturisca spesso da pura casualità, da gocce minuscole che cadono sul pavimento della nostra mente e sedimentano progressivamente dando vita a frutti inaspettati. E così avviene per queste figure femminili… che decidono di trascorrere un mese “sabbatico”, in fuga da mariti o da se stesse, a San Salvatore, in Liguria. Pian piano San Salvatore diviene il luogo del risveglio per tutte. La prima e più predisposta è Mrs. Wilkins ma lentamente anche le altre si liberano e si alleggeriscono; da un’iniziale diffidenza nei confronti di Lotty (Mrs. Wilkins) passano ad amare ed invidiare la sua libertà interiore e al desiderio di poter partecipare anch’esse di quello stato d’animo. Lotty, che sembrava la più ingenua, svampita, sempliciotta, svela progressivamente in realtà il contesto dove si trovava a vivere come inadeguato, inadatto a comprenderla, gretto, come le impedisse di disvelare la sua vera natura di creatura libera, dalla mente brillante e dall’animo magico e temperamento coinvolgente. Lotty, la sognatrice, riesce a far sciogliere tutte… È un libro delicato, gentile, che procede in punta di piedi. Scorrevole dall’inizio alla fine, si legge davvero con estrema agevolezza. È all’apparenza leggero, friabile… in realtà ci propone delle figure di donne emblematiche. La prima che conosciamo è Mrs. Wilkins e di primo acchito ci si offre come una donna estremamente fragile, insicura, indifesa, sprovveduta… impariamo a conoscerla e scopriamo chi è in realtà. Ci si svela come una figura che è un inno alla vita, alla gioia di vivere, al desiderio di amare ed essere amata. É una donna estremamente positiva, carismatica: conquisterà tutte le sue compagne di avventura. Il suo approccio, all’apparenza superficiale e lieve si rivela come in realtà caratterizzato da una estrema sensibilità e profondità d’animo. Ecco poi che conosciamo Mrs. Arbuthnot, che ci appare da subito come la classica donna “tutta d’un pezzo”, impeccabile, di ottimi principi e ottime pratiche, tutta versata nel volontariato e nel servizio agli altri, pudìca, onesta e timorata di Dio… ma le crepe e le falle in questo “organismo” che pare perfetto si mostrano presto. Un marito lontano, che è ormai divenuto un estraneo, che non è più l’uomo che ha sposato e di cui si è innamorata. San Salvatore opera il miracolo anche in lei, che si rende pian piano conto che la fede è stata semplicemente un rifugio, un ripiego per non sentire il male per il non amore da parte del marito. Anzi, la fede è stata per lei una gabbia,una prigione che le ha impedito di lasciarsi andare al sentimento, libera da preconcetti e pregiudizi. E poi le comprimarie, Lady Caroline e Mrs. Fisher, che sicuramente non suscitano particolari simpatie iniziali nel lettore per diversi motivi: troppo sostenute, impostate, fredde e distaccate. Saranno anche loro due sorprese… Si arriva quasi alla fine con un quadro che sembra piano, chiaro, definito quand’ecco che tutto subisce uno scossone e si susseguono dei colpi di scena fino ad un finale che non saprei se definire lieto o meno…

TITOLO: Un incantevole Aprile

AUTORE: Elizabeth Von Arnim

EDITORE: FAZI

ANNO: 1921

EDIZIONE: 2017

PAGINE: 287

1 Commento

  1. Cara Francesca, avevo letto questa tua recensione tempo fa in un altro blog, mi era piaciuta e mi aveva invogliato a cercare il libro. Poi non ce ne fu l’occasione che si è presentata un paio di giorni fà. Ti ringrazio di averlo consigliato perchè è un romanzo delizioso, molto ben scritto, all’apparenza superficiale sia nella forma che nel contenuto ma in realtà profondo e stimolante, ancora molto attuale e narrato con arguta, piacevolissima ironia. Grazie ancora. Giulia Rizzo

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