BRINDISI – Il Brindisi FC non lo ha mai nascosto: il settore giovanile è parte integrante della prima squadra e, nella maggior parte dei casi, può dare una grossa mano alla rosa. È per questo motivo, infatti, che non possono passare inossevate le numerose apparizioni con il gruppo di Teodoro Serti, classe 2001 e proveniente dagli allievi regionali, di Mirko De Iudicibus (classe 2000) e di Manuel Petracca, proveniente dalle Juniores regionali. Loro, ormai, si allenano stabilmente con la prima squadra.
Mister Rufini, quasi sempre presente agli allenamenti del settore giovanile, ha scelto di puntare su De Iudicibus nella trasferta di Sava e su Serti nello scontro diretto con l’Ostuni, con gli ospiti in vantaggio 0-1 e nel momento più delicato del match, dimostrazione di quanto entrambe le squadre lavorino di pari passo verso il raggiungimento degli stessi obiettivi. Lo stesso Serti, poi, ha dato il via all’azione del pareggio di Tedesco grazie a un contrasto vinto che ha fatto arrivare il pallone tra i piedi del colombiano Merito, autore del cross.
Filtra grande soddisfazione, ovviamente, tra i tecnici dello stesso settore giovanile: l’ottimo lavoro svolto da Vito Sabatelli, Paolo Massaro, Paolo Morelli, Stefano Luca, Mino Nives e Mino Semeraro, coadiuvati dal responsabile Mario Bassi, sta dando i suoi frutti e sta permettendo a tutti i ragazzi selezionati di crescere all’insegna sia dei valori dello sport sia dei valori tecnici. Lo stesso Serti infatti, ancora sedicenne, ha già realizzato undici centri nel suo campionato: ma non è il solo a stare spiccando perché i 2000 Manuel Cocciolo e Manuel Petracca e il 1999 Samuele Lanza sono finiti sotto la lente di ingrandimento di numerosi club professionistici e sono stati selezionati per la rappresentativa pugliese della loro categoria.
Insomma, un’annata niente male per il Brindisi FC, in testa alla classifica del campionato di Promozione e che, dall’altro lato, sta vedendo crescere a dismisura i suoi giovani, per poter poi attingere al settore giovanile in ogni evenienza come in occasione delle ultime due uscite.
Antonio Solazzo
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