La solita storia delle case popolari: la palazzina resta senz’acqua, disagi per una disabile: “Chiediamo da anni un contratto individuale”

BRINDISI- La storia si ripete da anni, qualche condomino non paga la quota del consumo e in tutta il palazzo viene tolta l’acqua. Da due giorni  dieci appartamenti  in Corte Sele e in via Tevere al quartiere Perrino a Brindisi sono  senz’acqua, con gravi disagi per tutti. Da tempo gli inquilini hanno chiesto, sia all’Acquedotto pugliese che all’Istituto autonomo case popolari, di poter aver un contratto individuale così che ciascuno sia responsabile solo del proprio consumo, e quindi del proprio pagamento. Ma per questioni ancora non chiare ai residenti questa richiesta è rimasta inevasa.

“Non ne possiamo più”,  spiega Sonia D’Errico, figlia della signora Antonia Gianniello, sua madre è invalida ed è a letto. “Da ieri (16 gennaio) alle 12 che non abbiamo più l’acqua – racconta D’Errico – non so come fare con mia madre. ha 78 anni ed è invalida.  Qui abitava anche mio figlio che ha una bimba di 10 giorni ma è dovuto andare via sino a quando non tornerà l’acqua”.

Il disagio è grave, e nel pomeriggio gli inquilini in regola accompagnati dall’amministratrice si rivolgeranno ad un legale per vedere di risolvere la questione che ormai va avanti da anni. Dei 10 solo due non pagano.  “Capiamo che c’è gente che non può pagare – aggiunge la donna – ma noi vorremmo solo che ognuno fosse responsabile della propria quota, non possiamo pagare anche per gli altri perchè temiamo che ci tolgano l’acqua”.

Questo disagio è vissuto in tantissimi altri condomini delle case popolari. La situazione è sempre la stessa, basta uno che non paga che l’acqua viene tolta a tutti perchè non si raggiunge l’esatta quota del pagamento della bolletta.

BrindisiOggi

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