BRINDISI- Dopo il reportage al quartiere Paradiso pubblicato da il7 Magazine e ripreso da BrindisiOggi registriamo l’intervento di Lucia De Giorgio, responsabile donne del Pri. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la sua nota.
“Scorrendo alcuni organi di stampa nazionali mi ha colpito l’invito rivolto ai Partiti politici dal Cardinale Gualtiero BASSETTI, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, a non lasciarsi andare ad eccessive promesse elettorali, impossibili da mettere in pratica, ma a prestare maggiore attenzione alle ragioni di chi soffre e rischia di rimanere escluso, a cominciare dalle famiglie e dai giovani.
Questo appello accorato fa in qualche misura il paio con quanto ebbe a dire il nostro Vescovo Domenico CALIANDRO in occasione del messaggio rivolto alla città durante la celebrazione dei Santi Patroni circa la necessità di rinnovare la classe politica brindisina, emarginando quanti raccolgono il consenso esclusivamente sulla base di promesse.
Da ultimo, ed è ciò che più in questa sede mi interessa, ricordo le parole di Don Cosimo ZECCA, Parroco della chiesa di SAN Nicola, il quale denunciava come il quartiere Paradiso sia diventato un “votificio”, battuto palmo a palmo dai politici in campagna elettorale salvo essere dimenticato subito dopo.
Parole a dire in vero un po’ ingenerose solo a ricordare gli interventi che la Amministrazione Civica ha svolto nel quartiere negli ultimi anni, a cominciare dalla Giunta ANTONINO per proseguire con quelle presiedute da MENNITTI, CONSALES e CARLUCCIO.
Pare utile, al riguardo, ricordare la localizzazione nel quartiere Paradiso del Comando della Polizia Municipale e del Centro Comunale di Protezione Civile. La riqualificazione della scuola Kennedy, un tempo parzialmente occupata da famiglie prive di alloggio. L’insediamento di un Centro di Aggregazione Giovanile, realizzato mediante il riutilizzo di un manufatto confiscato. L’ampliamento di Via Della Torretta, con la demolizione di un edificio adibito a pollaio. La riqualificazione di molte delle piazze storiche, tornate ad essere luogo di incontro per i residenti. La edificazione delle case destinate alle forze dell’ordine, che hanno consentito l’innesto nel quartiere di nuova popolazione. La progressiva eliminazione delle baracche di Parco Bove, uno scandalo edilizio che per lungo tempo ha gridato vendetta.
Certo, molto rimane ancora da fare.
Ma pare difficile oggi non riconoscere che il Paradiso non sia più il luogo in cui “abitano i contrabbandieri”, come un tempo era tristemente noto a dispetto del nome che il quartiere porta.
Chi scrive nel quartiere ci abita e si impegna per aumentarne gli standard di vivibilità.
L’occasione può senz’altro essere data dal Piano di rigenerazione urbana, recentemente licenziato dalla struttura commissariale ed inviato alla Regione per il finanziamento.
Un piano la cui attuazione, se finanziato, deve vedere la partecipazione attiva dei residenti e di quanti nel quartiere operano nel sociale, a cominciare da coloro che svolgono una funzione educativa ed ecclesiale.
Da questo punto di vista l’invito rivolto da Don Cosimo ZECCA a tutta la classe politica brindisina a far sentire gli abitanti del Paradiso meno trascurati, ad attuare interventi per prevenire la diffusione del consumo di stupefacenti, a completare il recupero delle piazze esistenti, alla creazione di un centro dedicato agli anziani, alla riattivazione delle strutture comunali e sanitarie oggi abbandonate può essere senz’altro condiviso.
Da mamma e da Responsabile del Movimento Femminile del PRI mi impegnerò perché ciò avvenga.
Sarebbe bello che su questi temi si aprisse un confronto ed un dibattito tra tutte le forze politiche ed i movimenti civici brindisini”.
riportiamo l’articolo del reportage al Paradiso
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