BRINDISI- Mensa scolastica, la politica chiede un cambiamento, il Pd propone le mense scolastiche biologiche e il Pri il taglio dei ticket.
“I Ministeri delle Politiche Agricole e Forestali e dell’Istruzione, nei giorni scorsi, hanno presentato a Milano il sistema pubblico di riconoscimento e certificazione delle mense scolastiche biologiche- spiega Nadia Fanigliulo – L’emendamento per l’istituzione le mense bio, approvato nel corso della legge di bilancio, era stato annunciato lo scorso maggio dal Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ed ora sono stati definiti anche i criteri e le regole condivise per ottenere la certificazione e rendere operativo il sistema dal prossimo anno scolastico. Per la prima volta in Italia le mense scolastiche biologiche saranno regolamentate e riconosciute dal sistema pubblico. L’iter da parte delle scuole è volontario e i criteri di classificazione si basano sulle percentuali di materie prime di origine biologica e su alcuni requisiti fissati”.
“L’obiettivo è quello di valorizzare le scuole che vogliono promuovere l’utilizzo di prodotti biologici, favorendo i principi di una sana alimentazione e non solo. Sarà inoltre stanziato un Fondo, che ammonta a 10 milioni di euro all’anno a regime, che servirà a rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di educazione alimentare iniziate con la stagione di Expo Milano- aggiunge- Auspichiamo che l’Amministrazione comunale possa intraprendere ogni opportuna iniziativa, a partire dal prossimo bando di gara per la refezione scolastica, per sensibilizzare e favorire l’adesione delle scuole di Brindisi al sistema di certificazione delle mense bio, non solo per educare ai principi di una sana alimentazione fin dall’infanzia, ma anche per promuovere la filiera bio del nostro territorio che rappresenta un’eccellenza in Italia”.
Punta invece al taglio del ticket della mensa il Pri con Annarita Curdo: “Riteniamo, infatti, che il Commissario Santi GIUFFRE’ ed i suoi collaboratori abbiano avuto il merito di affrontare e risolvere problemi che la classe politica brindisina aveva lasciato incancrenire. Pensiamo, a solo titolo di esempio, alla decisione dimostrata nell’affrontare di petto, e risolvere!, il problema del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti.Su altre decisioni avremmo senz’altro gradito, ed abbiamo pure sollecitato, un maggiore coinvolgimento delle forze politiche e dei movimenti presenti in città.Ma probabilmente non si può dare ad altri la colpa della mancata capacità di governo dimostrata dalle diverse forze politiche una volta che si era stati chiamati ad assolvere al difficile compito di gestire la Amministrazione Civica”.
“Tra le decisioni assunte dalla struttura commissariale che incontrano la convinta adesione del PRI vi è senz’altro quella di non prorogare l’attuale gestione del servizio di ristorazione scolastica, se non fino alla fine dell’anno scolastico in corso, e di indire una nuova gara per la individuazione dell’impresa cui affidare questo delicatissimo compito- spiega la Curdo- Ricordiamo, al riguardo, che l’affidamento alla Società MARKAS non avvenne in forza della qualità del progetto offerto ma esclusivamente a seguito di decisioni della giustizia amministrativa. Una conduzione, forse, non a caso iniziata nel peggiore dei modi atteso che la realizzazione del centro di cottura comunale, posta a carico della ditta aggiudicatrice, avvenne con un notevole ritardo, con la conseguente decisione di preparare i pasti da somministrare ai nostri bambini in una struttura lontanissima dal Comune capoluogo e che tante proteste suscitò tra i genitori. Come interpretare altrimenti la decurtazione dell’orario di lavoro dei dipendenti operata senza alcuna condivisione delle rappresentanze sindacali e che vede oggi la maggior parte dei lavoratori impegnati nel servizio prestare la loro opera per un’ora e quarantacinque minuti al giorno, con riflessi inevitabilmente negativi sulla qualità del servizio atteso che in quel limitatissimo lasso di tempo si dovrebbe provvedere alla pulizia dei locali in cui viene svolto il servizio di ristorazione scolastica, alla somministrazione dei pasti e al ripristino successivo delle necessarie condizioni “.
“Ci auguriamo, allora, che nel prossimo capitolato d’appalto che sarà predisposto dalla Amministrazione Comunale si tenga conto di questo aspetto fondamentale- conclude-Questa circostanza dovrebbe consentire, da un lato, un incremento delle ore lavorative oggi svolte dal personale addetto alla mensa scolastica, la cui riduzione ha generato un contenzioso tutt’ora in corso, e, dall’altro, una contrazione del ticket posto a carico dell’utenza.
Sul rispetto di queste linee di indirizzo il PRI vigilerà fornendo comunque alla struttura commissariale la necessaria collaborazione”.
Commenta per primo