BRINDISI – Influenza, febbre alta, insufficienza respiratoria, bronchite. Ma posti letto non ce ne sono all’ospedale Perrino, il primo utile è ad Acquaviva delle fonti e un 79enne di Latiano è costretto a rientrare a casa ed affittare l’ossigeno in farmacia.
Storie diventate ormai di normale amministrazione nell’ospedale ‘Antonio Perrino’ di Brindisi. I Pronto soccorso ormai al collasso in questo periodo anche a causa dell’influenza che si sta abbattendo su tutto il Paese. In Puglia, secondo i dati della Sanità, si dovrebbe raggiungere il picco la prossima settimana, subito dopo dovrebbe cominciare la fase discendente. Intanto, sono saliti a sei i decessi in Puglia dopo aver contratto l’influenza fino al 5 gennaio (dati Osservatorio epidemiologico regionale ndr).
Un Pronto soccorso in tilt. Ore e ore di attesa per una visita. Non ci sono barelle. Niente posti letto. Disservizi. Questo e purtroppo tanto altro avviene nel Pronto soccorso dell’ospedale del capoluogo brindisino. L’impennata dei casi di influenza sta mandando in tilt i Pronto soccorso di tutta la regione, in particolar modo anche quello di Brindisi. Ma il preblema più grave adesso è la mancanza di posti letto.
Inoltre, non ci sono barelle a sufficienza per accogliere tutti i pazienti che arrivano all’accettazione. Come è successo ad un anziano 79enne di Latiano.
“Siamo arrivati al Pronto soccorso intorno alle ore 14 di lunedì scorso (8 gennaio) – racconta a BrindisiOggi.it il figlio dell’anziano – non c’erano barelle disponibili e mio padre è stato adagiato su una sedia a rotelle seppur con codice giallo e con una grave insufficienza respiratoria. Mio padre affetto da bronchite e influenza con febbre alta è stato visitato intorno alle 18,30 dopo circa cinque ore di attesa”.
La situazione è davvero allarmante. Non è solo l’influenza a mandare in tilt l’intero Pronto soccorso, ma la situazione sarebbe precipitata dopo che il nosocomio brindisino è diventato l’unico ospedale, insieme a quello di Francavilla Fontana, a poter accogliere i pazienti che giungono dall’intera provincia brindisina. A causa del riordino ospedaliero, sono stati soppressi gli altri ospedali come Mesagne, Fasano, facendoli diventare Pta (Presidi territoriali di assistenza).
“Dopo la prima visita, – continua il latianese – mio padre è stato sottoposto ad elettrocardiogramma. In quel momento è arrivata un’urgenza, ma non c’erano stanze disponibili, e questa donna è stata visitata nella stessa camera dove c’era mio padre. Una situazione davvero incredibile. Alla fine dopo la visita pneumologica in reparto, ci dicono che non c’erano posti letto disponibili a Brindisi, nemmeno a Bari così come a Lecce. Il primo posto utile era ad Acquaviva delle Fonti. Ci hanno detto che se volevamo potevamo firmare, assumerci le responsabilità e tornare a casa oppure accettare il ricovero nell’ospedale della provincia barese”.
A quel punto per il 79enne, sapendo come e quanto sarebbe stato difficile per il figlio raggiungere ogni giorno quell’ospedale barese e in più con la moglie anziana con l’influenza, l’unica ‘soluzione’ sarebbe stata quella di tornare a Latiano e continuare le cure da casa.
“Dopo otto ore in ospedale siamo stati così costretti a far rientro a Latiano, affittare l’ossigeno in farmacia e continuare la terapia a casa” conclude il figlio del 79enne.
Purtroppo quello accaduto tre giorni fa nel nosocomio brindisino non è un caso isolato. Posti letto nell’ospedale Perrino di Brindisi non ce ne sono a sufficienza. Adesso vi è l’emergenza dell’influenza a contrassegnare in maniera negativa il nosocomio, ma tra qualche settimana cambierà qualcosa? O la riorganizzazione ospedaliera ha davvero mandato ko la sanità pubblica? La situazione, al momento, resta sconcertante.
Maristella De Michele
Adesso ho veramente paura di vivere qui vergogna nella mia città si ha paura di ammalarsi ,perche ne. Mio ospedale di brindisi si muore poveri noi ,che vergogna vergognatevi
Vergognatevi fanno schifooo,mettetevi una maschera la sera del decesso di mia suocera in 10giorni ci sono stati 8decessi un mattatoio,,,,incapaciiiiii,,,,,,,,,,,
SOLO SCHIFO VERGOGNATEVI CI STATE FACENDO MORIRE PROPRIO VOI GIORNO PER GIORNO. HANNO CHIUSO OSPEDALI CHE FUNZIONAVANO UN AMORE ED ORA??? SIAMO COSTRETTI AD AMMASSARCI COME TANTE PECORE IN UNA STANZA PER ORE E ORE VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA …
Vergognatevi politici é tutta colpa vostra se l italia non ha piu nulla…per fortuna nostra non possono togliere la bellezza della nostra bella italia altrimenti lo farebbero…aprite gli ospedali chiusi e si creerebbero posti di lavoro e un 1/3 della crisi nazionale si risolverebbe e poi dimettetevi per orgoglio