Un viaggio tra palazzi fatiscenti e edifici pericolanti. Le foto

BRINDISI – La presenza di decine di edifici fatiscenti nel cuore del centro storico non è solo un problema di decoro ma anche di sicurezza. Oltre un anno e mezzo fa, dopo il crollo di un edificio in via Lata nel novembre del 2011, l’allora commissario prefettizio Bruno Pezzuto ordinò un censimento degli immobili a rischio ma, nel frattempo, non sono stati eseguiti lavori né sugli edifici privati né su quelli comunali. A dispetto di un regolamento sul decoro urbano, approvato anche dal consiglio comunale, sono state solo inviate delle lettere in cui si intima ai proprietari di eseguire i lavori di manutenzioni necessari per rimetetre in sicurezza alcuni immobili. Gli edifici fatiscenti e pericolanti si trovano nelle vie Aleandro, Lanzillotti, Don Guanella, Nardella, Chimienti, Don Stile, Don Minzoni, Santa Maria Ausiliatrice, Santa Maria del Casale, De Filippis, Sicilia e Cilento.

In centro mostrano evidenti segnali di degrado quelli in corso Roma, largo Azzolini, in via Sturzo, via Nazario Sauro, via Federico II, via Maglie, via Bettolo, via Gallipoli, in largo Angioli,  in corso Garibaldi e in via Castello. L’emblema, come ha ricordato all’amministrazione l’ex consigliere del Pd Enzo Albano, è rappresentato da un edificio in corso Roma su cui non viene eseguito alcun intervento di pulizia e manutenzione da 40 anni: oltre a muri e banconi pericolanti, nella parte alta cresce vegetazione spontanea che ne ha ricoperto parte della facciata, portone e serranda sono invece coperte dalla ruggine.

Un situazione poco decorosa di cui, soprattutto i vicini residenti, si sono lamentati ripetutamente ma senza ottenere un risultato nonostante il regolamento preveda anche la possibilità, per l’ente locale, di eseguire i lavori e agire in danno (ossia chiedere il rimborso della cifra anticipata) del proprietario.

Nel frattempo però, l’amministrazione ha affidato il primo appalto per gli interventi di manutenzione che riguarda il diserbo delle fortificazioni, a partire da Porta Lecce, Porta Mesagne e Bastione San Giacomo. Le operazioni avverranno nelle ore notturne e si concluderanno entro un mese. Nel prossimo bilancio inoltre, saranno previste delle cifre per queste manutenzioni e, nei prossimi mesi, si completerà anche la sistemazione della area archeologica di via Casimiro, prevedendo nuove luci e pannelli didattici. Entro l’estate, infine, saranno appaltati i lavori relativi all’itinerario del sistema strategico-difensivo, che comprende porta Mesagne, Porta Lecce, Bastione San Giacomo, le mura messapiche di Corte Capozziello, i resti delle mura al di sotto della Scalinata Virgiliana.

Francesca Cuomo

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