Vitali a Ferrarese: “La politica non è per te”. Risponde Noi Centro: “Vitali, solo insuccessi”

BRINDISI- Vitali e Ferrarese, l’incontro, o meglio lo scontro è aperto. Proprio come su di un ring , i due professionisti si affrontano e se le danno a suon di battute, allusioni …ed insinuazioni . Tutto parte da un comunicato dell’on. Luigi Vitali che esordendo con un “c’era una volta” racconta , quella che secondo lui, è “la storia di un personaggio contemporaneo , sicuramente non sprovveduto, ma animato da egocentrismo esasperato, vanità smisurata ed ambizione sfrenata.”Non ci vuol molto a capire chi sia il protagonista della sua storia, vecchi attriti, una ruggine che tra i due non è mai stata tolta.  Man mano che ci si addentra nel racconto il parlamentare attacca pesantemente il suo avversario. “Per il protagonista di questa storia la coerenza è un dettaglio trascurabile, dice,  ed è sacrificata alle aspirazioni del momento che non sono mai nell’interesse del bene comune ma solo in prospettiva di un interesse proprio.” E prosegue   “Il politico, oltre ad essere onesto, concreto, disponibile, altruista e pragmatico deve essere come la moglie di Cesare. Allora, per farla breve. Passi il fatto di essere stato prima strenuo difensore del rigassificatore e poi grande oppositore ed aver proposto fonti energetiche alternative e di averle poi affossate e così via. Ma di decidere per primo la costituzione di parte civile contro dirigenti Enel dopo che per anni è stato il loro riferimento nelle istituzioni locali ed aver ricevuto, tra l’altro, importanti sponsorizzazioni: questo è veramente troppo! Come troppo è offrire la propria quota societaria in Enel Basket al 10% del suo valore a condizione che….” Vitali alla fine esce allo scoperto e invita Ferrarese a rassegnare le dimissioni “Allora una volta tanto potrebbe fare la cosa giusta: invece di lasciare, improbabilmente, ad altri il compito di risolvergli il conflitto d’interesse, lo faccia direttamente lui. Non credo ci voglia la laurea per capire come! Tutti, una volta tanto, gliene sarebbero grati”.

Le parole di Vitali arrivano all’indirizzo di Ferrarese, ma lui lascia che a rispondere sia Paolo Maria Urso, capogruppo provinciale di Noi Centro che dice “Evidentemente, il Parlamentare Vitali, impegnato in questi anni solo a contenere l’ascesa politica istituzionale di Ferrarese, non si è accorto, nel frattempo, che inanellava una collezione invidiabile di insuccessi elettorali, scontava un allontanamento dal suo partito di tantissimi sostenitori che, come me, lo hanno dovuto abbandonare.  Soprattutto però, il parlamentare Vitali non ha preso  contezza che nel frattempo Massimo Ferrarese è diventato Presidente della Provincia, ma ancor di più leader e riferimento  di un progetto politico, anche a livello regionale, che cresce giorno dopo giorno. Per ciò è, fin troppo evidente, il motivo per cui invita Ferrarese a lasciare la politica. Sembra rivedere la scena di quel pugile che, messo al tappeto, invitava il suo avversario,all’ultimo secondo, ad abbandonare il ring. Vitali anzichè chiedersi e fare un attenta analisi e valutazione politica del perché di tanti fallimenti e tanti allontanamenti  dal partito, (ormai ridotto a lumicino , basti pensare al miserevole  8% nella città capoluogo alle ultime elezioni ) e valutare le  strategie per porre rimedio all’esodo, quasi biblico, si diletta nel condire di banali attributi i suoi comunicati stampa contro  il Presidente Ferrarese che ,bene ha fatto, a non rispondergli mai ,in quanto privi di problematiche riguardanti i cittadini della nostra provincia.” A questo punto è Urso che da un suggerimento a Vitali, lo stesso che il parlamentare azzurro ha dato a Ferrarese “Sarebbe opportuno,quindi, ,alla luce dei risultati ,che si dimettesse Vitali da  responsabile provinciale del Pdl e  lasciasse lui la politica”.

                                                                                                                                                               Lucia Pezzuto                                               

 

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