BRINDISI – Potrebbero incontrarsi di nuovo le strade di Brindisi e di Piero Bucchi. Dopo l’esonero di Dell’Agnello, è già partito il toto nome riguardo al successore del tecnico toscano e il profilo che è maggiormente rimbalzato negli ambienti corrisponde proprio a quello dell’allenatore bolognese: Bucchi, a Brindisi dal 2011 al 2016, sembra essere la prima scelta della società di Contrada Masseriola perché conosce bene la città e la situazione brindisina.
Molte volte, nei suoi anni biancoazzurri, sono state proprio la sua bravura e la sua grinta a fare la differenza, plasmando le squadre “a sua immagine e somiglianza” e portandole fino ai play-off. È per questo che l’opzione Bucchi sarebbe gradita dalla tifoseria che più volte ha inneggiato il suo “condottiero”, assoluto protagonista in quegli anni. La scorsa stagione, poi, Bucchi si era accasato a Pesaro e, all’inizio di quest’anno, aveva scelto Caserta prima del fallimento e della successiva radiazione della squadra campana.
Gli ostacoli per il suo ritorno, da questo punto di vista, sarebbero il budget rimasto a disposizione della società e, soprattutto, la necessità di voler rivisitare ulteriormente il roster acquistando un altro giocatore di livello. Per questo motivo non è da escludere la possibilità che la scelta “momentanea” di affidare la panchina a Maffezzoli non sia così momentanea e che il coach possa rimanere fino alla fine della stagione al PalaPentassuglia: decisivi, ovviamente, saranno i prossimi giorni. Maffezzoli incontrerà la squadra per la prima volta domani e avrà il difficilissimo compito di lavorare innanzitutto sul morale dei suoi uomini, impegnati in due trasferte consecutive.
La società avrà poco tempo per decidere, consapevole del rischio che deriva da questa scelta: gran parte della stagione della Happy Casa Brindisi, infatti, passa proprio dalla nomina del nuovo tecnico.
Bucchi, Maffezzoli, o un altro nome, quello di un “mister x” che spiazzerebbe tutti i rumors dell’ultima ora: per salvare la Serie A, sono queste le alternative di Brindisi.
Antonio Solazzo
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