Reperti del museo provinciale portati a Francavilla: “Nessuno diceva niente quando erano a Taranto e a Egnazia”

BRINDISI- “Vi scandalizzate perché i reperti del museo provinciale sono stati portati di Francavilla Fontana ma nessuno diceva nulla quando questi erano a Taranto o molti sono a Egnazia”. A  sostenerlo è il gruppo di Socialisti e Democratici che intervengono sulla polemica fatta da alcuni brindisini  dopo la scoperta che alcuni reperti appartenenti al museo provinciale Ribezzo sono stati trasferiti a Francavilla Fontana.

“E’ evidente di quanto poco interesse ed attenzione  abbia goduto il Ribezzo in questi anni e di quanto invece si sarebbe potuto fare- aggiungono i Democratici e Socialisti-  ma l’idea che per anni i ritrovamenti di Giancola ed Apani fra cui la statua di Bacco sono rimasti a Taranto senza che nessuno ne rivendicasse origine e proprietà, così come per i reperti di punta delle Terrare custoditi ad Egnazia  scandalizza molto di più del fatto che il Comune di Francavilla Fontana  si sia dotato di un museo rivendicando giustamente quanto appartenesse al suo territorio e quanto sia invece importante divulgare e far conoscere la nostra cultura. Quello che fa specie è l’ignoranza e l’immobilismo di questa città, capace solo di eterne lamentazioni, mai colpita dalla voglia di fare o meglio ancora di essere protagonista”.

“L’elenco delle straordinarie testimonianze- concludono- di una città erede di una storia millenaria è lunghissimo, spesso luoghi restaurati ed abbandonati al degrado, penso allo stupendo chiostro della chiesa di san Paolo eremita, al romitorio dei vescovi gemma pressoché sconosciuta. Alla scomparsa nel silenzio generale del Map. Brindisi poteva e potrà essere città della cultura e dell’accoglienza solo quando finirà di lamentarsi e sarà capace di progettare il proprio futuro”.

BrindisiOggi

 

 

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