Per il suo Brindisi fece anche lo sciopero della fame: il calcio perde Rino Lecci

BRINDISI – Si è spento questa notte, all’età di 76 anni, lo storico tifoso brindisino Rino Lecci, fondatore della Pro Brindisi (insieme al dottor Rodolfo Gatti) e da sempre vicino alle sorti del calcio biancoazzurro. Da diverse settimane ricoverato all’ospedale Perrino, non era riuscito a guarire del tutto dopo l’ictus che lo colpì nel 2015: la malattia è stata l’unica motivazione che lo ha allontanato dallo stadio Fanuzzi e dalla sua amata maglia con la V. Prima di allora, Rino era sempre al seguito della sua squadra del cuore, sia in casa sia in trasferta, domenica dopo domenica: è stata una delle personalità più rilevanti del calcio brindisino, uno di quelli che maggiormente ha amato i colori biancoazzurri sposando in pieno la causa Brindisi. Sono famosi, infatti, i suoi due scioperi della fame tenuti quando la situazione legata al Brindisi era critica e la squadra volgeva verso il fallimento supportata solo dai suoi tifosi.
Diversi post di cordoglio pubblicati su Facebook questa mattina salutano un uomo per bene, morto con il Brindisi nel cuore: “Le mie più sentite condoglianze alla famiglia Lecci, un esempio per tutti noi. Un abbraccio biancoazzurro” scrive Roberto Quarta, ex presidente della S.S.D. Città di Brindisi nata nel 2011 dopo il fallimento dell’era Galigani. Ma non è il solo a volerlo omaggiare pubblicamente: Marco Esposito, nome legato negli anni passati all’Associazione Per Brindisi, scrive “Oggi il Brindisi e il calcio perdono uno dei suoi più grandi tifosi: sono sicuro che quando aprirai le porte del Paradiso le tue prime parole saranno Forza Brindisi”.
La Curva Sud, invece, si unisce al dolore della famiglia e alle voci di dolore della città: “Perdiamo una grande persona, siamo veramente tristi” commenta Massimiliano Zippo, uno dei leader della tifoseria organizzata.
I funerali si terranno domani 24 novembre, presso la Chiesa del Sacro Cuore in Via Appia alle 15.30, ultima occasione per salutare un uomo che ha fatto del Brindisi e della V la sua ragione di vita.
Antonio Solazzo

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