BRINDISI – Tutti i bambini hanno diritto ad “un’alimentazione sana e adeguata e al raggiungimento del massimo della salute”, questo afferma l’Onu nella Carta dei Diritti dell’Infanzia. Questo diritto deve essere garantito a partire dall’ambiente scolastico, che è anche quello più appropriato per favorire corretti stili di vita attuando la corretta prevenzione. Anche la Asl di Brindisi, in materia di refezione scolastica, si è adoperata ad attuare mirati servizi di prevenzione in collaborazione con le scuole e i Comuni nonchè con le stesse famiglie secondo i rispettivi ruoli e competenze.
“La Asl propone – fa sapere – un menù equilibrato e sano sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo basato sulla dieta mediterranea, ricca di pasta, legumi, verdura e frutta, dieta che ha un alto potere di prevenzione non solo per combattere il sovrappeso e l’obesità, ma anche malattie cronico-degenerative come il diabete, l’ipertensione, l’osteoporosi e le malattie cardio-circolatorie che gravano potenzialmente anche su bambini ed adolescenti come ‘futuri adulti'”.
Inoltre, l’Unità Operativa di Igiene della Nutrizione, diretta dallo specialista Pasquale Fina, provvede alla elaborazione di diete speciali nei confronti di bambini allergici e/o intolleranti sulla scorta di specifica certificazione medico-pediatrica attestante la particolare reazione avversa ad alimenti.
Il menù predisposto dal Servizio di Igiene della Nutrizione si basa su tabelle nutrizionali che garantiscono la tradizione locale, il km 0, la stagionalità, la variabilità, ecc., e sono state elaborate tenendo conto delle linee guida regionali, nazionali e dell’OMS sulla Ristorazione Scolastica, approvate anche dalla Società Italiana di Pediatria, dalla Accademia Americana di Pediatria e dal Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1248_allegato.pdf ).
I dati statistici di OKKIO alla Salute 2016 (in quanto sorveglianza Nutrizionale sull’eccesso ponderale e sui non corretti stili di vita) e gli ultimi studi scientifici in materia, dimostrano la necessità assoluta di migliorare l’alimentazione per prevenire l’insorgenza della patologie prima citate. La dieta mediterranea viene, pertanto, fortemente raccomandata da molte Società Scientifiche Mediche.
Talvolta è stata registrata una scarsa aderenza dei bambini ai cibi mediterranei probabilmente perché non troppo avvezzi a consumarli in ambiente domestico. Il rischio è di esporre questi ultimi ad una alimentazione monotona e priva di elementi nutritivi importanti per la loro crescita.
Anche la sperimentazione di riproporre un piatto precedentemente rifiutato (ruolo naturalmente assegnato alle famiglie e al momento della refezione scolastica), con l’andar del tempo può condurre all’accettazione dello stesso, accettazione rafforzata dagli interventi eseguiti nelle scuole da parte della ASL (ad esempio, con il Laboratorio del Gusto) sul corretto stile di vita (nutrizionale e attività fisica).
“Ovviamente – come dichiara il Dr. Adriano Rotunno, Direttore del Dipartimento di Prevenzione – le ditte che si occupano di refezione scolastica devono garantire una buona preparazione dei piatti in loco, nel rispetto del capitolato, della qualità delle materie prime e delle norme igienico-sanitarie, attenendosi scrupolosamente alle grammature previste dalle tabelle nutrizionali redatte dalla Unità Operativa di Igiene della Nutrizione della Asl”.
BrindisiOggi
Commenta per primo