BRINDISI- (Da IL7 Magazine) Aveva 41 anni Simona, un sorriso contagioso e una grande voglia di vivere. Una guerriera, la descrive così il suo compagno Celestino, mai una lamentela, mai una lacrima nonostante la vita le stesse passando davanti troppo velocemente. Simona Alberti è morta il 25 ottobre scorso per un melanoma. Un neo al polpaccio che si è trasformato in un tumore maligno. Una malattia durata quattro anni e mezzo. Ogni sei mesi controlli, tac, risonanza magnetica, analisi, ma mai una ruga di dolore.
Aveva ancora tutta la vita davanti Simona, tanti sogni da realizzare. Ora che tutto era perfetto: il lavoro, la famiglia, l’amore, gli amici. Ma la lotta è stata vana.
Subito dopo la scoperta della malattia si era catapultata in una bellissima storia d’amore con un ragazzo coetaneo, che le ha stretto la mano sino al suo ultimo respiro.
Negli ultimi due anni aveva iniziato la chemioterapia orale, e sembrava che le cose andassero meglio, che il male fosse stato dominato. A giugno invece la brutta scoperta, il melanoma era arrivato in testa, poi l’intervento a Ravenna. “Al suo ritorno – racconta la sua migliore amica Alessandra Buonasperanza – pensavamo che le cose andassero meglio e che le metastasi fossero inattive, e invece no. La situazione è precipitata e nessuno ha potuto fare più niente. Lei ha lottato sino alla fine con quella sua forza. Era un raggio di sole. E io senza di lei mi sento così sola”.
Simona e Alessandra erano amiche da quando avevano 13 anni. Simona lavorava presso la lo studio dentistico San Lorenzo, era addetta al ricevimento. Affettuosa e solare con tutti. Si era diplomata al Marconi, ma da amante dello sport aveva preso la laurea all’Isef. Negli anni ha fatto decine di lavori diversi pur di mantenersi all’università, non voleva pesare sulla sua famiglia.
“Ha perso la sua battaglia, perché lei voleva vivere – ha scritto in un lungo post su facebook il compagno Celestino Bruni – Simona amava follemente vivere. Personalmente non ho mai conosciuto una persona attaccata alla vita più di lei. Sempre gioiosa, sorridente, ottimista e altruista. Lei era positiva.”
Il compagno di Simona ricorda l’ultimo mese insieme. “Ricordo nella mente quella telefonata che mi annunciava un mese di vita. Un mese difficile, uno strazio, sapere che stai perdendo una persona. Un mese in cui ti alzavi e facevi i conti di quanti giorni rimassero per non perdere un attimo di te. Hai comunque vinto Simona, perché mi hai insegnato come si vive”.
IL 25 novembre prossimo sarà passato un mese dalla morte di Simona e i volontari Ant hanno dedicato a lei la giornata “Progetto melanoma”. Un’iniziativa organizzata dalla Fondazione Ant Italia onlus a Brindisi in cui sabato 25 novembre dalle 9 alle 13 presso l’ambulatorio della pediatra Franca Sergio in via Cappuccini civico 21, sarà possibile effettuare delle visite gratuite per il controllo dei nei.
Sono disponibili 15 visite gratuite riservate ai cittadini di Brindisi, per chi volesse partecipare può prenotarsi al numero 348-3156541 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.
La prevenzione resta al momento la migliore strategia per combattere e sconfiggere questa malattia.
Lucia Portolano per IL7 Magazine
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