BRINDISI- Discarica di Micorosa sia le aziende private a pagare. Le associazioni ambientaliste brindisine sostengono la posizione assunta dalla Provincia che una settimana fa ha emesso una ordinanza nei confronti di Eni Spa, Edison Spa, Versails Spa, Syndial Spa e Curatela fallimentare Micorosa srl intimando a tali società di effettuare la bonifica del sito di Micorosa. Un provvedimento propedeutico all’esecuzione, in caso di inottemperanza, della bonifica medesima a cura dell’Amministrazione ma a spese delle società responsabili dell’inquinamento. “Nessun tombamento dei fanghi tossici dell’ex Petrolchimico stoccati su quei 50 ettari con i 42 milioni di euro di fondi pubblici- affermano gli ambientalisti- ma siano le società a pagare”.
“L’intimazione è stata operata anche nei confronti della Syndial Spa- scrivono le associazioni Italia Nostra, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente– la quale aveva proposto ricorso al TAR di Lecce contro una precedente ordinanza del Sindaco di Brindisi ottenendone l’annullamento. Tale società non risulta infatti in alcun modo essersi adoperata a contenere o ridurre l’inquinamento durante i periodi nei quali avrebbe potuto adoperarsi in tal senso. Appare utile poi ribadire che le società in questione risultano, come si afferma nella ordinanza della Provincia, a vario titolo responsabili dell’area interessata come emerge dagli accertamenti effettuati. L’uso ipotizzato di fondi pubblici non può essere allora sostitutivo del doveroso impegno, anche finanziario, di chi è stato titolare delle attività nell’impianto e risulta proprietario del sito”.
Intanto resta appesa la decisione del Comune di Brindisi di fare ricorso contro la sentenza del Tar di Lecce che a gennaio scorso vedeva vincente l’Enichem e stabiliva che a bonificare fosse l’azienda subentrata successivamente, la Micorosa srl, che purtroppo per questa città è sotto curatela fallimentare.
Ma forse qualcosa ancora si può fare. Nell’inchiesta giornalistica di Brindisioggi sulla discarica di Micorosa sono venuti fuori dei pre accordi, firmati e registrati tra i proprietari dell’area l’allora Montedipe e Micorosa srl che avrebbe dovuto bonificare l’area, in questi si legge che la proprietà dei terreni sarebbe passata a Micorosa solo quando tutta la zona sarebbe stata bonificata. Pre accordi confermati nell’atto di accordo finale. Visto che Micorosa non ha adempiuto alla bonifica, forse quei terreni sono ancora di proprietà dell’Enichem. Sulla base di questo forse si può fare ricorso. Ma a dare mandato al legale del Comune deve essere l’organo politico. E’ a lui che spetta la decisione.
Brindisioggi
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