BRINDISI- Investito da una autovettura, dopo un mese di ricovero in ospedale i medici vogliono dimetterlo ma lui non ha un posto dove poter continuare a curarsi. E’ questa la drammatica storia di un giovane 29enne del Gambia, Ibraim Danso che lo scorso 17 ottobre fu investito mentre era in sella alla sua bici sulla strada complanare della statale 16 nei pressi dell’incrocio per il quartiere Bozzano e Sant’Elia poco dopo le 5.30 a Brindisi. Il giovane si stava recando in campagna per lavorare quando impattò contro una vettura condotta da un 37enne di San Pietro Vernotico. Ibraim cadde per terra rovinosamente riportando diverse fratture alle gambe e alle braccia. Fu soccorso e portato in ospedale dove è stato per diverso tempo ricoverato in rianimazione e poi in ortopedia. Nel frattempo il ragazzo ha perso il lavoro, non solo il suo permesso di soggiorno è scaduto e non avendo alcun reddito non può essere rinnovato. A distanza di un mese i medici dell’ospedale vogliono dimetterlo ma lui non ha un posto dove andare e proseguire le cure necessarie per la sua guarigione. Ibraim è ospite del dormitorio di via Provinciale per San Vito a Brindisi. Qui ovviamente non c’è assistenza medica, e il ragazzo non può camminare e ne usare autonomamente le braccia. Inoltre i medici consigliano un luogo asettico. La Flai Cgil, che ha assunto la tutela legale del ragazzo, ha lanciato un appello alla Prefettura chiedendo una soluzione che venga incontro alle difficoltà di Ibraim: “il ragazzo non è in grado di assolvere alle normali funzioni ed ha bisogno di assistenza medico-infermieristica.- dice Angelo Leo della Flai CGIL- Un suo rientro nel dormitorio di Brindisi sarebbe per lui fatale”.
BrindisiOggi
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