BRINDISI- Sparatorie, i cinque arrestati davanti al giudice, tre restano in silenzio, altri due respingono le accuse. Michael Maggi, Claudio Rillo e Davide Pupino si sono avvalsi della facoltà di non rispondere questa mattina durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi in carcere. Maggi e Rillo, difesi dall’avvocato Cinzia Cavallo, e Davide Pupino, difeso dall’avvocato Daniela D’Amuri, hanno preferito non parlare esattamente come hanno fatto la scorsa settimane Antonio Borromeo e Antonio Lagatta. Ha risposto alle domande del giudice, invece, Angelo Ferrari, il padre di Christian Ferrari. Ferrari senior, accusato di essere coinvolto nella sparatoria del 13 settembre, secondo gli investigatori sarebbe colui che avrebbe risposto al fuoco di Borromeo a sua volta accusato di aver esploso alcuni colpi di kalshnikov contro la casa di Chiristian Ferrari in piazza Raffaello al quartiere Sant’Elia. Angelo Ferrari ha risposto alle domande del giudice ed avrebbe detto: “Io non c’entro nulla con questa storia”. Avrebbe collaborato anche Alessio Giglio, difeso dall’avvocato Daniela D’Amuri. Il giovane, accusato di favoreggiamento per aver ospitato Maggi e di detenzione in concorso d’arma da fuoco, ha dichiarato di non essere al corrente che Maggi fosse ricercato e ne tanto meno di sapere che ci fosse una pistola in casa. Sui soldi trovati sempre nella sua abitazione ha spiegato di aver incassato una vincita, prova sarebbero le ricevute che il suo avvocato ha già depositato.
BrindisiOggi
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