LATIANO- Eredità contesa, rinviato a giudizio per circonvenzione di incapace Don Angelo Altavilla. Si celebrerà il prossimo 6 marzo la prima udienza del processo a carico del parroco accusato che avrebbe circuito Vita Maglie convincendola a nominarlo erede universale dei suoi beni, circa un milione di euro tra conti correnti, appartamenti e terreni. Un’eredità da capogiro che i parenti della donna vogliono indietro. Questa storia parte dalla morte di Vita Maglie all’età di 89 anni. La donna di Latiano, nubile, ha vissuto sempre con l’amica del cuore, con lei un patto per la vita, alla morte dell’una l’altra sarebbe diventata la sua erede. Così il patrimonio di Vita Maglie, donna benestante, era lievitato con la morte dell’amica. Un patrimonio fatto di un appartamento, un garage, una casa in campagna con terreno, 50 alberi d’ulivo e 400mila euro, per un totale di circa un milione di euro. Solo alla morte della donna i parenti, i nipoti, si sono accorti del testamento a favore di Don Angelo Altavilla, da qui la battaglia legale.
Ieri al termine di una dibattuta udienza preliminare il Gup presso il Tribunale di Brindisi ha rinviato a giudizio il reverendo Angelo Altavilla per presunta circonvenzione d’incapace, in relazione a fatti accaduti nel lontano 2008 e relativi ad un lascito testamentario in favore della Parrocchia ove il sacerdote era assegnato.
La vicenda, che si espone a non univoche soluzioni (tanto che il procedimento era stato già oggetto di archiviazione), avrà modo di essere ampiamente chiarita e approfondita in occasione dell’udienza dibattimentale del 06.03.2018.
Significativa, però, la circostanza che il GIP, condividendo l’eccezione della difesa dell’imputato, ha ritenuto che i signori Maglie Giovanna Italia, Maglie Damiana e Cuna Raffaele non siano da ritenere parti offese nel procedimento penale, pur ammettendone la relativa costituzione di parte civile: spetterà, pertanto, alle stesse dare dimostrazione dell’effettivo danno eventualmente subito.
La difesa dell’imputato, nel ribadire la totale estraneità dello stesso dal reato contestato, ha, infine, preannunziato una articolata fase dibattimentale che si svilupperà attraverso l’escussione di numerosi testimoni e l’espletamento di consulenza tecnica.
Ha, inoltre, formulato opposizione ad una richiesta di sequestro sui beni di proprietà della Parrocchia, anche tenuto conto che la questione era già stata esaminata in fase d’indagini, con conseguente revoca della misura a suo tempo adottata.
BrindisiOggi
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