BRINDISI – Il Comitato No Tap della provincia di Brindisi si riunirà venerdì 3 novembre alle 18 presso la sede Cobas a Brindisi per preparare il sit-in programmato per il prossimo 9 novembre davanti al Comune di Brindisi. Obiettivo è quello di confermare la contrarietà della città alla decisione favorevole a Tap intrapresa dal commissario prefettizio Santi Giuffrè.
L’opera (Trans Adriatic Pipeline) parte dall’Azerbaijan, attraversa Georgia, Turchia, Grecia e Albania e l’ approdo è previsto nella marina di Melendugno (Lecce). Successivamente il gasdotto , dopo aver attraversato le province di Lecce e Brindisi, si congiungerà alla rete della Snam in contrada Matagliola tra Brindisi e Mesagne.
“La paventata costruzione di un’ opera inutile e dannosa, fortemente impattante sia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico- sociale, – scrivono dal Cobas – è stata dimostrata essere figlia solo di una speculazione economica in prospettiva di fare diventare l’Italia un incertissimo hub europeo del gas. In caso di mancato utilizzo del gas ci sono le Assicurazioni di Stato, come la Sace ed altre, che coprirebbero i mancati guadagni”.
“Solo a Brindisi non ci si accorge di nulla e Confindustria ha organizzato un incontro con rappresentanti del Governo Azero per stabilire occasioni di opportunità per le imprese locali. Anni fa i cittadini Brindisini e della provincia di Brindisi rifiutarono la installazione di un rigassificatore nel porto, a ridosso della città e in aggiunta ad altri impianti ad altissimo rischio di incidente rilevante e anche perché l’Italia aveva già gas a sufficienza; immaginiamo adesso con i consumi crollati miseramente” continuano dal sindacato Cobas.
I movimenti No Tap salentini insieme al Comitato hanno sempre rifiutato l’ ipotesi avanzata dello spostamento dell’approdo da San Foca a Brindisi, già area in forte sofferenza dal punto di vista ambientale, della salute, sociale ed economico, in cambio della riconversione a gas della centrale a carbone di Cerano.
“La proposta del presidente della regione Puglia di spostare l’approdo Tap da Melendugno a Brindisi è assolutamente irricevibile , con la aggravante che nelle sue dichiarazioni, il presidente Emiliano, parla di Brindisi come un territorio già fregato”.
BrindisiOggi
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