Telefonata al 113: “Qui si sta sparando”

BRINDISI – “Stanno sparando in via Piave”. E’ quanto segnalato da una telefonata anonima ieri sera al centralino della questura. Gli agenti delle Volanti e della Mobile si sono recati sul posto, ma senza rilevare nulla. I poliziotti hanno ispezionato l’intera via e la zona.

Erano le 20.46 quando una telefonata anonima al 113 della questura di Brindisi segnalava di una sparatoria in via Piave al quartiere Cappuccini a Brindisi. Prima sono intervenuti gli agenti con una Volante, poi quelli della Squadra mobile. Sul posto però non sono stati rinvenuti bossoli nè tracce di colpi d’arma da fuoco.

Intanto, resta alta la guardia su Brindisi dopo gli ultimi episodi criminosi avvenuti in città. Ci sono state, infatti, quattro sparatorie in meno di due mesi. L’ultima il 13 ottobre scorso in via Leonardo da Vinci a Sant’Elia. Erano da poco passate le 15 quando un cecchino ha sparato contro un’auto in corsa nascondendosi dietro una vecchia cabina dell’Enel. E’ accaduto a pochi metri da una scuola di calcio, tra i ragazzi che si recavano ai campetti da gioco.

Pochi giorni prima, il primo ottobre, c’era stata la gambizzazione di Stefano Borromeo al quartiere Sant’Angelo. Anche in questo caso era domenica pomeriggio, e via Sant’Angelo era piena di gente.

Il 12 settembre,invece, ci furono diversi colpi di pistola e di kalashinokov esplosi contro un portone di un condominio e contro il balcone di una abitazione. Il 15 settembre un’altra sparatoria, questa volta tra quartiere Sant’Elia e la statale 613 direzione Brindisi-Lecce. In ospedale finisce Christian Ferri ferito ad entrambe le cosce. Questa volta si spara di notte intorno alle due.

Gli investigatori in queste ore stanno cercando di capire cosa sia realmente successo ieri sera in via Piave.

Mar.De.Mi.

 

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*