ERCHIE- L’autorizzazione rilasciata per la costruzione dell’impianto di compostaggio ad Erchie è ancora valida . Lo ha decisio la terza sezione del TAR di Lecce (Presidente ed Estensore dott. Enrico D’Arpe) che ha accolto il ricorso proposto dalla società Heracle di Venezia, difesa dagli avvocati Luigi Quinto e Andrea Pavanini, avverso gli atti con i quali il Comune di Erchie aveva dichiarato la decadenza dell’autorizzazione per mancato inizio dei lavori entro il termine annuale.
Gli avvocati della società hanno dimostrato come l’amministrazione non potesse pretendere il rispetto di quel termine poiché l’autorizzazione non conteneva alcun riferimento a quella prescrizione. Non solo. Il titolo abilitativo subordinava espressamente l’inizio dei lavori alla sottoscrizione di una convenzione tra la ditta ed il Comune, deliberata dall’Amministrazione solo nel maggio del 2016. “L’inizio dei lavori nel marzo del 2017 – ha sostenuto l’Avv. Luigi Quinto – è quindi intervenuto entro l’anno da quando l’Amministrazione l’ha reso possibile.”
Il TAR di Lecce, con sentenza depositata questa mattina, ha condiviso tutte le argomentazioni difensive svolte dai legali della società ed ha annullato gli atti comunali che avevano inibito i lavori. I Giudici hanno osservato che “appare dirimente il rilievo che manca, nel provvedimento autorizzativo l’indicazione del termine annuale per l’inizio dei lavori in questione necessaria per gli effetti decadenziali. Anzi – hanno aggiunto i giudici del TAR – nella predetta autorizzazione provinciale è stato esplicitamente stabilito che prima dell’inizio dei lavori dovesse essere sottoscritta una convenzione con il Comune di Erchie, poi effettivamente stipulata il 4 maggio 2016”.
Possono quindi riprendere i lavori che avranno una durata di 10 mesi e richiederanno l’impiego di una forza lavoro di circa 100 unità tra operai comuni ed operai specializzati, per poi ridursi a 20 unità per la fase di gestione a regime.
“L’impianto è autorizzato per trattare 80.000 tonnellate all’anno di rifiuto organico- si legge nella nota dei legali- e contribuirà ad alleviare la grave emergenza impiantistica che si registra da anni nella nostra Regione a causa dell’assenza di impianti idonei a trattare i quantitativi di rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata”.
La società Heracle è già proprietaria di un impianto di compostaggio a Trento che ha ottenuto la bandiera verde di Legambiente.
BrindisiOggi
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