Centro diurno per demenze senili, paga il Comune ma ci sono solo cinque pazienti

SAN VITO DEI NORMANNI – Il Centro Diurno Integrato per demenze senili ed Alzheimer di San Vito dei Normanni è una grande risorsa per il territorio sanvitese e per la provincia brindisina in quanto poche sono le strutture di questo tipo nei dintorni. Al momento, però, conta solo cinque utenze. “Tra le varie forme di demenza, l’Alzheimer è senz’altro la più invalidante, a partire dai primi sintomi che colpiscono la memoria sino ad arrivare ad una condizione di grave incapacità di agire ed interagire correttamente con l’ambiente tale da richiedere costantemente la presenza e le cure dei famigliari, i quali vivono un dramma che provoca dei profondi squilibri all’interno della famiglia stessa.” Così la referente del centro diurno e psicologa, Maria D’Adamo circoscrive l’Alzheimer.

Il Comune di San Vito dei Normanni, notando un forte incremento di richiesta d’aiuto per assistenza ad anziani affetti da Alzheimer e demenza senile, ha deciso nell’Aprile del 2017 di investire in un Centro Diurno Integrato per la demenza ed i disturbi cognitivi “Casa Serena”. Il centro offre senz’altro una risposta efficace non solo nel ridurre i disturbi del comportamento del malato e\o rimandare quanto più possibile il decorso della malattia, ma offre anche la possibilità per i familiari di trovare sollievo dall’accudimento continuo, sapendo il malato in un ambiente protetto e custodito da mani esperte. Il centro è rivolto sia a persone residenti nel Comune di San Vito dei Normanni sia a persone residenti in ambito extra-comunale (nel raggio di 25 km). “Casa Serena” si propone di: sostenere la quotidianità degli anziani in difficoltà, prevenire il ricovero in struttura residenziale protetta, favorire l’autonomia fisica, psicologica e sociale, contrastare l’isolamento e la perdita di motivazione, valorizzare ed integrare le risorse e le capacità umane ed offrire servizi di base ed interventi di risocializzazione, animazione e stimolazione fisica e mentale. Il centro è aperto dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 17,00 e fornisce il servizio trasporto alle ore 9,00 e alle ore 17,00 perché ritenuto fondamentale per andare incontro a molte delle richieste provenienti dalle famiglie dei malati di Alzheimer. La giornata viene scandita da attività differenti ed ogni giorno i pazienti hanno una programmazione diversa alternando momenti di rilassamento ad esercizi di memoria e stimolazione mentale. Tra le attività che il centro offre si trovano: Fisioterapia, stimolazione cognitiva, laboratori ludici, memory training, musicoterapia e attività da svolgere all’aperto. La filosofia di base del centro è quella di praticare interventi personalizzati per ogni paziente, il tutto nel rispetto della dignità della persona umana in qualsiasi fase dell’assistenza e condizione psicofisica essa si trovi. La speranza per il futuro del Centro diurno è di una creazione di collegamenti funzionali con i Centri Ospedalieri e i Medici di Base in modo tale che siano loro, quando ritengono necessario, segnalare dei possibili pazienti da contattare. Inoltre il centro per le sue caratteristiche innovative, per la scarsità di servizi analoghi sull’intero territorio provinciale come riporta il “Piano Sociale di Zona” dell’Ambito e l’”Accordo di Programma”, potrebbe candidarsi ad essere un servizio di sovrambito se solo ci fosse una collaborazione ed integrazione tra Comune, Provincia di Brindisi e Asl. “Ad oggi ci sono cinque ospiti che frequentano il Centro – conclude con rammarico la Referente del centro – e numerosi sono stati i contatti telefonici da parte di famiglie che chiedono informazioni oppure di altre che, sono interessate ad inserire il proprio famigliare, ma si trovano a fare i conti con il rifiuto del malato di abbandonare, seppur per qualche ora al giorno, la propria casa. È attivo a tal proposito uno sportello di consulenza psicologica (martedì e giovedì dalle 9,00 alle 10,00) che mira a supportare la famiglia nell’inserimento del proprio caro, offrendo sostegno per tutto il percorso.

Alberta Esposito

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