BRINDISI- Una delle più grandi contraddizioni del territorio brindisino: il canale che attraversa e raccogliere i reflui di otto comuni e che sfocia nella riserva naturale incontaminata, insieme alle acque del depuratore consortile di Carovigno. Ma qualcosa forse potrebbe cambiare.
Un fiume di parole è stato speso negli ultimi anni sulla questione ma nel concreto non è mai stato fatto nulla. Anzi. Le due amministrazioni comunali, Brindisi e Carovigno, interessate a rilasciare le autorizzazioni per la realizzazione di una condotta sotto marina per far sfociare il canale e il depuratore a largo della costa, sono state anche diffidate dalla Regione Puglia, che sulla questione aveva sollevato una certa inerzia.
Si tratta di Canale Reale che raccoglie i reflui da Villa Castelli, passa per Francavilla Fontana, Ceglie Messapica e attraversa altri quattro Comuni prima di giungere nell’oasi.
Per il 27 ottobre prossimo è stata organizzata una riunione con tutti gli enti interessati, compresa l’Aqp, e la prefettura. L’Isola che non c’è, associazione di Latiano, si è fatta promotore dell’incontro. “Non si tratta di un convegno passarella – spiega il commissario straordinario del Comune di Brindisi Santi Giuffrè – ma vuole essere una riunione operativa, concreta”.
Lo scopo è quello di trovare le risorse per bonificare il canale e risolvere il problema dello scarico in mare. I reflui finiscono nella zona A della riserva protetta di Torre Guaceto, quella incontaminata dove vi è il divieto anche di balneazione per non alterare la flora e la fauna.
Intanto dopo la diffida della Regione, il Comune di Brindisi con l’arrivo del commissario straordinario ha dato le autorizzazioni per la realizzazione dell’opera, mentre il Comune di Carovigno, solo il 26 ottobre prossimo, alla vigilia dell’incontro, discuterà in consiglio comunale gli interventi che interessano il collegamento del depuratore allo scarico.
“Gli enti invitati porteranno i loro tecnici – spiega Franco Giuliano, promotore dell’iniziativa e referente dell’Isola che non c’è – affinchè si giunga ad azioni concrete verificando come e in che misura i vari Comuni possono intervenire per la bonifica e per risolvere il problema”.
BrindisiOggi
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