Protesta Edipower, un altro operaio in ospedale. I manifestanti minacciano lo sciopero della fame

BRINDISI-  Neanche il tempo è clemente con loro. Il vento e il freddo a 40 metri d’altezza sono anche più pungenti.  Settimo giorno di protesta per i lavoratori Sogesa, ancora un altro giorno sul nastro trasportatore di Edipower.  Ieri è piovuto per tutto il tempo. Ma loro sono ancora lì. Uno dei cinque operai  rimasti,  Roberto De Nicola, questa mattina ha accusato un primo malore successivamente questo pomeriggio è stato trasportato con un’ambulanza del 118 in ospedale.   Diventano così quattro. Le loro condizioni fisiche cominciano a  risentire della stanchezza e del freddo, troppe notti insonne a terra e sulla brandina.   La situazione potrebbe complicarsi  perché alcuni di loro hanno deciso di  cominciare lo sciopero della fame. Cosa non si fa per il proprio posto di lavoro.

Non solo,  si sono verificate anche delle incomprensioni tra i manifestanti e i vertici di Edipower,gli operai avevano chiesto di mandare i  loro cestini di cibo alla Caritas, ma questi non sono stati  mai inviati.

I cinque operai sono sul nastro trasportatore dal 2 aprile scorso, il primo giorno erano in sette, due si sono sentiti male dopo la prima la notte al freddo, ed oggi si aggiunge anche Roberto De Nicola Protestano per salvaguardare il loro posto di loro e quello dei loro colleghi.  Sono in tutto 24  i dipendenti della  Sogesa, ditta appaltatrice nella centrale Edipower. Stanno consumando le ultime settimane di cassa integrazione, il 30 aprile prossimo scadrà il loro appalto di pulizie industriali e all’orizzonte non ci sono possibilità di rinnovo. La centrale è ferma da dicembre scorso. Si teme per tutte le altre ditte appaltatrici ma anche per i dipendenti diretti. Si attendono risposte certe e un piano industriale da A2A, la nuova proprietaria della centrale.

Lu.Po.

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