BRINDISI- “Siamo allibite e arrabbiate. Lo siamo talmente che speriamo davvero che Mario Monopoli possa e voglia smentire le sgradevoli parole pronunciate alla stampa parlando di “mancanza di pudore da parte di Rosetta Fusco. Siamo al limite di un’offesa dal sapore sessista, irricevibile e inaccettabile, nei confronti di una donna e di una militante che ha fatto del suo impegno civile e politico un tratto distintivo della propria esistenza, sempre e totalmente ispirata al disinteresse personale e al servizio della propria comunità politica e della propria terra, al contrario di tanti che nella loro ultradecennale militanza hanno inseguito, spesso riuscendoci, solo incarichi e prebende.” Lo affermano in una nota a firma le donne del Pd. Un comunicato sottoscritto da Elisa Mariano
Sonia Rubini, Isabella Lettori, Daniela Faggiano, Isabella D’Attoma, Concetta Nacci, Rosi Barretta , Lucia Argentieri
Mina Piazzo, Annamaria Palma, Marzia Bagnulo, Clara Bianco, Francesca Riccio, Nicoletta Pannofino, Elisabetta Di Brindisi, Alessandra Latartara, Gina Lazzoi , Gianna Ciaccia, Rosanna Saracino, Sciannocchia Luigina, Marina Buongiorno, Daniela Gennari.
“Non riusciamo a comprendere (o forse le comprendiamo fin troppo) le ragioni di questa escalation di toni da parte di chi, del tutto legittimamente, ha deciso di competere alla carica di segretario provinciale del PD e da chi ne sostiene le ragioni. Invece di contribuire al congresso con le proprie idee e le proprie convinzioni, da giorni leggiamo ed ascoltiamo da parte di costoro solo veleni e gratuite provocazioni da cui ci sentiamo lontane ed estranee – aggiungono – Quest’ultima, però, appare francamente così enorme da meritare una censura netta: Rosetta è una donna straordinaria, ricca di passione e forza morale, un esempio positivo per tante e tanti di noi. La sua storia, dentro e fuori le istituzioni, è lì a testimoniarlo e rappresenta un esempio per tutti, soprattutto per tantissime donne.”
“I toni e gli argomenti usati nei suoi confronti, il linguaggio così greve con il quale a lei ci si rivolge, ci offende tutte- continuano -Viviamo un tempo in cui le donne con coraggio e determinazione si affacciano alla vita politica dimostrando capacità e competenza anche quando rivestono ruoli apicali e Rosetta ha tracciato questo percorso per tante di noi proprio in questo territorio. Persistono, però, atteggiamenti sessisti spesso anticipati da dichiarazioni delegittimanti, tese a screditare autorevolezza e capacità delle donne impegnate in politica. Per questo non solo respingiamo con forza il modo con cui Monopoli ha inteso affrontare questa sfida, ma lo invitiamo a scusarsi cambiando toni e ritirando le insinuazioni e le affermazioni così gravi nei confronti della nostra candidata. Rosetta, al contrario di altri, non si è affatto “autoproposta” ma ha risposto con generosità ai tanti che le hanno chiesto ancora una volta di mettersi a disposizione, offrendo la sua candidatura per spirito di servizio e per amore verso il nostro Partito con l’obiettivo di ricostruirlo, rifuggendo da veleni e rancori figli di una stagione che vogliamo sia definitivamente alle nostre spalle.”
“Il PD è, e deve restare, una comunità plurale, animata da rispetto e reciproco riconoscimento, soprattutto tra uomini e donne – concludono – che valorizzi le differenze tra i generi facendone una ricchezza: una sfida culturale, prima ancora che politica, che chi si candida a guidare il nostro partito non può tradire o ignorare. Per questo ci auguriamo che il merito, le idee e le proposte prendano subito il posto delle parole irrispettose e grevi che abbiamo ascoltato da parte di Monopoli, e che sono spia di un modo di intendere la politica e la competizione nel quale non possiamo riconoscerci”.
BrindisiOggi
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