Enel va a Caserta, Bucchi: “Meglio giocare fuori casa”

BRINDISI – “Per assurdo è meglio giocare fuori casa dove non c’è il rumoreggiare del pubblico. La squadra potrà giocare più serena” questo quanto detto da Piero Bucchi in conferenza stampa oggi pomeriggio in attesa della gara di domenica contro Caserta nella 11^ giornata di ritorno del campionato di serie A. 
La “fase della paura”, ovvero quella intermedia tra l’”involontario rilassamento dopo aver raggiunto la salvezza” e quella della “rabbia”, che si sarebbe dovuta aprire già contro Reggio Emilia ma che poi non s’è vista, sarebbe causata dunque dalla pressione del pubblico. Pubblico che ha chiesto alla squadra, staff tecnico e società, anche a gran voce lasciando anzitempo gli spalti sabato scorso, un’assunzione di responsabilità di fronte alle sei sconfitte consecutive apparentemente inspiegabili dopo prestazioni eccellenti contro squadre migliori e ha invitato a correre ai ripari una volta per tutte.

Tant’è che martedì è stato deciso che il 50 per cento degli stipendi, esclusivamente quelli dei giocatori, verrà congelato fino a nuova vittoria evidentemente. Ed ecco che domenica si va a Caserta dove senza il “vociare” del pubblico e con la “motivazione” economica, che il coach ha sposato pienamente, Piero Bucchi spera che la squadra rasserenata e spronata trovi finalmente un risultato positivo.

Ma l’Enel a Caserta va anche senza Viggiano, infortunato nella gara di sabato, una distorsione alla caviglia che lo terrà fuori altri 15 giorni, al suo posto le alternative sono Formenti e Ndoja. E’ in forse anche Fultz che in un paio di occasioni è stato sottoposto ad allenamento differenziato e dovrebbe essere pronto per domenica ma non c’è ancora la certezza.

Sulla questione premio italiani (210 mila euro per la squadra che ha impiegato maggiormente i suoi italiani) il coach non si esprime anche se ammette e lo fa al di là dei giudizi sul campionato potenzialmente falsato da questa regola: “Visto che Caserta ormai lo vede veramente molto vicino potrebbe proseguire su questa linea”. In realtà Caserta, anche se conduce con 2552 minuti sui 2532 della Virtus Bologna, è seconda stando alla percentuale (50,64% vs 50,03%), che è il dato che conta, e la “contesa” si chiude alla 27° giornata (non contano le ultime tre).

Tornando a Brindisi una settimana di buoni allenamenti, nonostante tutto, ha detto il tecnico che ha anche affrontato, per l’ultima volta pare, i suoi giocatori. “C’ho parlato ma ora le motivazioni le devono trovare loro. Non ho più altro da dire” ha confermato Bucchi. Parla di “imponderabile” per giustificare questa empasse, ma qualcosa che stona in tutta la situazione che sta attanagliando l’Enel Basket c’è. Gli americani sono calati e nonostante la stima e il rispetto che nutro per gli italiani non sono loro i trascinatori della squadra” ha spiegato il tecnico, anche se in più di un’occasione quando le star sono venute meno sono questi ultimi che hanno reso possibile imprese quali vincere con Siena e Cantù. Ma per far comprendere meglio cosa sta accadendo Bucchi racconta candidamente che “un giocatore americano mi ha chiesto perché il pubblico si arrabbia. Dopo aver raggiunto la salvezza e aver partecipato alla Coppa Italia cosa vuole?”. Per fortuna le rimostranze del pubblico non sono a tutti incomprensibili tanto che il capitano Klaudio Ndoja ha chiesto scusa ai tifosi per la “figuraccia” contro Reggio Emilia.

Non si sa cosa l’allenatore abbia risposto al giocatore americano, ma, “ingenuità giovanile” o meno, tutti sperano che in settimana lui o loro lo abbiano capito con i segnali lanciati dalla società, dai compagni e le parole (se bastino non accompagnate da provvedimenti anche sul campo che forse in certi casi sarebbero una prassi nello sport) del tecnico.

Certo è che onorare il contratto stagionale, che non si chiude raggiunto l’obiettivo, è doveroso da parte dei professionisti ed è questo in sostanza che chiedono i tifosi che non hanno mai negato le grandi cose fatte in questi due anni. E il record di sei sconfitte consecutive di Bucchi non oscurerà il lavoro da questi fatto e che farà anche per la stagione a venire che lo lega a Brindisi con un altro contratto annuale. Ma intanto c’è da finire questo campionato.

Carmen Vesco

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