BRINDISI- Il Pri aveva lanciato l’appello e il Movimento+39 lo raccoglie. Tradotto: l’ex assessore Massimo Ciullo dialoga con l’ex sindaco Giovanni Antonino. Il movimento manda una nota a firma del presidente Giovanni Perugino. “Nel rispetto delle varie posizioni espresse in questi giorni dall’UDC, da Democrazia Solidale, da Forza Italia e dal Partito Repubblicano Italiano, tutte preziose e meritevoli di attenzione- scrive Perugino- riteniamo di doverci soffermare su quella del PRI.” Insomma tra tutti scelgono i repubblicani. “Quanto espresso dal PRI – nonostante la visione del mondo e il percorso formativo ci distinguano profondamente – aggiunge- rappresenta un importante segnale di riscoperta della politica nel suo aspetto autentico, quindi di servizio per il bene comune e di rispetto delle regole. Il metodo e la forma alla fine si traducono sempre in sostanza, soprattutto quando invitano ad un pubblico confronto.” Movimento più 39 apprezza del partito di Antonino il linguaggio, “ non superficiale e pateticamente antipolitico come registrato dal 2013 ad oggi senza che alla virulenza del linguaggio antipolitico abbia fatto seguito alcuna rivoluzione reale del sistema. Ben vengano, poi, delle proposte concrete, dense di progettuali come quelle formulate dal PRI sul presente e sul futuro di Brindisi. Tutte condivisibili, al perfezionabili con una partecipazione ampia.”
Concordanza tra i due anche sugli immigrati. “Interessante è apparso anche l’approccio al fenomeno migratorio- dice Perugino- che non stato quello della mera accoglienza senza se e senza ma, bensì quello del realismo e della con
creta interrelazione tra immigrati e popolazione autoctona. Infatti, se non devono esistere pregiudizi verso i migranti altrettanto non ne devonoesistere nei confronti di chi solleva problemi sull’accoglienza. Infine a tutte le forze politiche intervenute va rivolto un invito: invocare i “moderati” e il “moderatismo” come categorie politiche, se non addirittura come ideologia politicamente corretta, oggi appare non solo privo di senso e di attualità, ma rischia di sortire l’effetto contrario così come accaduto nelle recenti elezioni tedesche.”
“Pertanto, bando agli stereotipi, ai pregiudizi- conclude- e largo piuttosto a soluzioni concrete che sappiano
interpretare le esigenze dei cittadini. Non esiste alcun populismo. Il populismo solo una invenzione della sinistra che non riesce a leggere i reali bisogni del popolo e tenta quindi di reprimerli forzosamente. Andare “oltre i moderati” (concetto ormai vuoto ed obsoleto), andare “oltre i dogmi di una pseudodemocrazia più ideologica che reale”, questo si, questo sia il percorso da seguire se si vuole far rinascere Brindisi e anche l’Italia”.
Programmone,,,,,,,quanti ex e quante nuove sigle,,,,,per i nostalgici della giungla della sigle manca il Partito Liberale,,,,,,,,
questo è il nuovo che avanza e che vorrebbe cambiare la politica cittadina?
Con tutto il rispetto per gli audaci.