BRINDISI- Ne sono rimasti circa 120, la metà rispetto a qualche settimana fa quando erano almeno 250. Questa mattina operatori di Ecologica e Multiservizi insieme agli stessi migranti hanno iniziato le operazioni di pulizia del dormitorio di viale Provinciale San Vito. L’edificio non è più agibile. Il Comune è stato chiaro: “Lì dentro non possono più stare”.
La struttura era nata per essere un dormitorio, cioè aperto e usufruibile solo nelle ore notturne, con il passare del tempo però ogni regola è saltata. La patata bollente è in mano alla gestione commissariale alla ricerca di soluzioni per ristrutturare lo stabile che ne può ospitare solo 80. Partito anche il dialogo tra l’organizzazione sindacale Cgil e l’amministrazione comunale per trovare una soluzione con il contributo di tutti.
Gran parte degli ospiti del dormitorio lavorano nelle campagne del brindisino la legge prevede che siano messe a disposizione dei datori di lavoro delle docce e dei luoghi per dormire, ma all’incontro organizzato dall’amministrazione comunale non si è presentato nessun datore di lavoro. La Cgil ha proposto di prendere in considerazione la possibilità di riutilizzare beni confiscati alla criminalità, nella stesso tempo di costituire un apposito ufficio al Comune di Brindisi per far incrociare offerta e domanda di case in affitto visto che almeno un centinaio di migranti, tutti con permesso di soggiorno, si sono detti pronti a pagare un’abitazione.
Per ora bisognerà comunque trovare una soluzione tamponare in vista della ristrutturazione del dormitorio.
Lu.Po.
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