BRINDISI- Bene la raccolta porta a porta in tutta la città ma si cominci a pensare alla chiusura del ciclo dei rifiuti. La segreteria territoriale della Funzione pubblica Cigil dichiara la propria soddisfazione per come la struttura Commissariale, “con determinazione e competenza, abbia posto in essere e stia risolvendo la problematica relativa al servizio igiene urbana e servizi complementari nel Comune di Brindisi.” Nello stesso tempo però il sindacato sollecita i commissari straordinari a pensare di risolvere anche la chiusura del ciclo dei rifiuti. “Brindisi ha un impianto di produzione CDR a tutt’oggi posto sotto sequestro e l’impianto di compostaggio obsoleto- scrive il segretario Vincenzo Cavallo- inoltre, occorre ricordare la necessità di avviare la bonifica e la ripartenza della discarica in contrada Autigno. Cogliamo l’occasione di questo proficuo periodo affinchè si possa accelerare nella soluzione definitiva di tale problematiche, la cui soluzione, appunto, potrebbe portare dei risparmi sostanziali alla collettività Brindisina.”
Così facendo secondo la Cgil si potrebbe giungere alla diminuzione dell’ecotassa laddove si riuscisse a superare il fatidico 65% di raccolta differenziata, oltre alla royalty per il conferimento nell’impiantistica.
In tal modo si eliminerebbe il costo del trasporto che, qualche anno fa, è costato alla collettività parecchi milioni di euro per il così detto pellegrinaggio dei rifiuti in altre regioni d’Italia.
“Conosciamo bene le problematiche e le difficoltà che si incontreranno- conclude Cavallo- siamo al corrente che l’ARO di Brindisi è Commissariato dalla Regione Puglia perché non è riuscito ad ottemperare ai suoi obblighi, così come conosciamo bene anche le problematiche per l’immediato riavvio degli impianti.Per quanto ci riguarda siamo pronti a dare il nostro contributo per la soluzione delle problematiche evidenziate, per la città, per i suoi contribuenti, per il bene dei lavoratori occupati nel servizio di raccolta e dare la speranza a chi era impiegato negli impianti e, suo malgrado e per cause estranee al rapporto di lavoro, è stato estromesso dal ciclo produttivo”.
BrindisiOggi
Sono passati due anni dal sequestro/chiusura dell impianto trattamento rifiuti che sarebbe dovuto essere preso in carico dall Amiu di Bari come previsto da ordinanze del presidente della Regione Puglia, M.Emiliano.Ma la scelta politica non ha più voluto questo subentro. Successivamente è stata istituita l Agenzia Regionale dei Rifiuti che avrebbe dovuto decidere sulla manutenzione e conduzione degli impianti. Ma cosa ha fatto finora? Nulla! Dicono che i finanziamenti ci sono e Regione e Comune si passano la palla da più di un anno!! Delle poche decine di lavoratori che hanno perso il lavoro non importa a nessuno!!! Ai politici importano solo i grandi numeri perché ne avranno bisogno al momento delle votazioni. Questa è l Italia!!