BRINDISI – Volo cancellato, il Giudice di Pace di Brindisi condanna Ryanair a risarcire i danni e a rimborsare 950euro, ovvero le spese sostenute da due passeggeri brindisini. I ragazzi che avevano prenotato un volo Roma-Brindisi il 7 gennaio 2017 sono stati costretti al rientro a casa in treno dopo circa 60 ore di attesa.
Ancora una sentenza per i passeggeri del traffico aereo vittime delle cancellazioni dei voli, spesso costretti a perdere impegni lavorativi o a rinunciare alle proprie vacanze per l’inosservanza, da parte dei vettori, delle misure previste, a loro tutela, dalla normativa europea.
Con sentenza appena depositata (il 12 settembre), il Giudice Giovanni Lanzellotto, ha accolto le istanze avanzate dal difensore dei passeggeri Michele De Carlo e dal segretario di Codici Lecce, associazione a difesa dei consumatori, l’avvocato Stefano Gallotta.
I fatti: i passeggeri del volo FR7103, in partenza da Roma Fiumicino il 7 gennaio 2017 alle 08.30 e con arrivo previsto all’aeroporto di Brindisi Casale alle 09.45, hanno atteso per diverse ore la partenza del volo, fino a quando gli è stato comunicato la definitiva cancellazione.
Ai due 18enni brindisini è stato proposto il rientro in pullman sino a Brindisi, così come fatto sapere dall’associazione, soluzione del tutto sconsigliabile per le avverse condizioni atmosferiche (che avevano causato la chiusura di diversi tratti stradali) ovvero la riprenotazione su un volo in partenza ben due giorni dopo, ossia alle 08.30 del 9 gennaio, soluzione che erano stati costretti a scegliere, nonostante fosse loro negato il diritto a soggiornare in albergo a spese del vettore per le due notti antecedenti alla ripartenza.
Così, fanno sapere da Codici Lecce, costretti ad alloggiare in sistemazioni di fortuna per due notti, non avendo la disponibilità per pagare le spese di soggiorno in albergo, i due giovani si sono presentati al check-in dell’aeroporto di Fiumicino alle 7.30 del 9 gennaio e, ancora una volta, sono stati costretti a sopportare l’ennesima lunga attesa sino alle 11.30, quando hanno poi appreso che il proprio volo era stato posticipato alle ore 19.20.
Stante il concreto rischio di dover trascorrere un’altra notte estremamente disagevole a Roma, senza poter alloggiare in albergo a spese del vettore, i ragazzi hanno chiesto ai propri genitori di effettuare una ricarica sulla carta Postepay e, così, hanno acquistato online i biglietti per rientrare a casa con l’unica combinazione disponibile (treno regionale Roma / Pescara e Freccia Bianca Pescara / Lecce), giungendo alla stazione di Lecce solo alle 23 circa del 9 gennaio, ossia con oltre due giorni e mezzo di ritardo rispetto al preventivato.
In assenza di riscontro alla richiesta di indennizzo avanzata nei confronti del vettore irlandese, i ragazzi si sono successivamente rivolti a Codici Lecce, che ha chiesto la citazione della compagnia dinanzi al Giudice di Pace di Brindisi. Con la prefata sentenza n. 1853/2017, il Giudice condannava Ryanair a risarcire i passeggeri con 950euro oltre interessi e spese legali.
“Questa pronunzia conferma il consolidato orientamento giurisprudenziale che, prendendo le mosse dal Regolamento CE 261/2004, – commenta l’avvocato Stefano Gallotta, segretario di Codici Lecce e difensore dei due passeggeri – riconosce ai passeggeri vittime di cancellazioni e ritardi non soltanto gli indennizzi per importi che variano tra 250 e 600 euro, in base alla lunghezza della tratta, ma anche il rimborso per le spese sostenute in conseguenza dell’evento imputabile alla compagnia. Quanto alle cancellazioni ‘di massa’ dei voli di questi giorni, stiamo ricevendo numerose segnalazioni di chi lamenta il mancato rispetto delle regole dettate dall’UE sui diritti dei passeggeri; sicché, per fornire consulenza e assistenza ai viaggiatori, abbiamo a tal uopo attivato uno sportello whatsapp: 338.4804415”.
Mar.De.Mi.
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