LECCE- Noemi Durini è morta, il fidanzatino 17enne ha confessato: “L’ho uccisa io”. La giovane 16enne, scomparsa da casa lo scorso 3 settembre, sarebbe stata uccisa dal fidanzatino, il cadavere si troverebbe in fondo ad un pozzo nelle campagne di Castrignano del Capo (Lecce) . Il presunto assassino, indagato per omicidio volontario, ha confessato dopo un lungo interrogatorio, messo sottotorchio dai carabinieri che conducono le indagini. Iscritto nel registro degli indagati anche il padre del ragazzo , un uomo di 41 anni.
Noemi Durini, 16 anni di Specchia, era svanita nel nulla dieci giorni fa. Le ricerche erano scattate subito dopo la denuncia della madre, 48 ore dopo la scomparsa. La donna si era giustificata spiegando agli inquirenti che non era la prima volta che Noemi si allontanava da casa, ma mai per più di due giorni. Le ricerche si sono concentrate nelle campagne e nelle cave con l’ausilio delle unità cinofile. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori , Noemi intorno alle 5 del mattino di domenica mattina sarebbe uscita da casa per salire a bordo dell’auto del fidanzato, una Fiat 500. La giovane lascia a casa cellulare e soldi, come se dovesse rientrare da li a poco, in realtà Noemi a casa non torna più. Una telecamera posizionata nei pressi dell’abitazione della giovane riprende la scena, è ancora buio e l’illuminazione non funziona. Quando l’auto si allontana non si vede se la giovane sia o meno a bordo. Il fidanzatino 17enne, in prima battuta, dichiara agli inquirenti di aver lasciato Noemi nei pressi di un campo sportivo e di non sapere poi che fine abbia fatto. Il racconto appare subito inverosimile , il 17enne si contraddice spesso sino ad oggi quando arriva la confessione shock. Il ragazzo cede dopo ore di interrogatorio : “L’ho uccisa io”. Ed indica agli inquirenti il luogo dove ha nascosto il cadavere. Proprio nei giorni scorsi i genitori di Noemi hanno dichiarato che la ragazza aveva un rapporto conflittuale con i famigliari del fidanzatino.
BrindisiOggi
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