BRINDISI-Continua la protesta dei lavoratori Sogesa che ieri mattina hanno bloccato il nastro trasportatore della centrale di Brindisi Nord. Dopo Antonio Rollo, operaio di 50 anni, un altro manifestante intorno alle 14 è stato colto da malore e trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino. Si tratta di Gianni Grande, 37anni di Brindisi, il più giovane di tutti.
I lavoratori della Sogesa ditta appaltatrice della centrale Edipower, 24 in tutto, dei quali 17 si occupano del servizio di pulizie industriali, sono in cassa integrazione, devono consumare le ultime settimane. Il loro futuro è incerto perchè a fine mese scadrà l’appalto con la società A2A, proprietaria della centrale, e vi sono pochissime possibilità di un rinnovo contrattuale.
Sono rimasti tutta la notte sugli impianti, le tute bianche appese lungo il nastro che trasportava carbone, quando la centrale era in funzione, oggi è ferma da dicembre. Non scenderanno sino a quando non otterranno delle risposte, o almeno l’attenzione delle istituzioni al loro problema.
Intanto intorno alle 13 si è recato in centrale il sindacoMimmo Consales, è rimasto fuori dai cancelli, ha incontrato alcuni sindacalisti Bobo Aprile dei Cobas e Mino Greco della Uil. Poi un breve saluto con il capo centrale della Edipower Tonino Maglio, che è sceso per strada saputo dell’arrivo del sindaco. I manifestanti sono rimasti sul nastro, uno di loro ha scambiato qualche parola con Consales.
Il primo cittadino ha assicurato che scriverà alla A2A per chiedere le reali intenzioni per la centrale brindisina, sollecitando a presentare urgentemente un piano industriale. Ieri sera la società ha inviato una breve nota (vedi art A2A replica su Edipower), non dice nulla sul futuro dei lavoratori, spiega solo che la centrale è ferma e che si sta preparando un progetto per Brindisi. Intanto le tensioni cominciano a scoppiare, e quella dei lavoratori Sogesa potrebbe essere l’inizio di un’incandescente battaglia
Brindisioggi
Video Intervista Mimmo Consale, sindaco Brindisi
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