BRINDISI – Grande successo al Festival di Venezia per Valentina Pedicini, regista brindisina che ha presentato il suo primo film “Dove cadono le ombre”. La proposta della regista di descrivere una storia fatta di orrore e tensione ha conquistato gli spettatori che hanno dedicato alla Pedicini dieci minuti di applausi.
“Dove cadono le ombre” è il film che Valentina Pedicini, talento brindisino, ha presentato alla mostra internazionale di Venezia giunta alla sua settataquattresima edizione. Questo è per la regista il primo film dopo una lunga produzione di documentari che hanno appassionato il pubblico. La Pedicini ha frequentato la Scuola Internazionale di Cinema Documentario Zelig, dove si è diplomata con il massimo dei voti in Regia. Il film-documentario “My Marlboro City” è stato ambientato nella sua città natale, raccontando Brindisi in chiave critica, ma con una malinconica speranza di cambiamento. Successivamente vince una borsa di studio a Belgrado con il regista Milko Manchevski e inizia a scrivere il suo nuovo film “Dal profondo”. Il progetto viene selezionato per il Reykjavik International Pitch, per l’Idfa Academy e per il Berlinale Talent Campus, per poi vincere il premio Solinas 2012 Documentario per il cinema e il Festival Internazionale del Cinema di Roma nel 2013. Diversi sono stati i successi della regista, che hanno riempito d’orgoglio la sua città natale.
Questa volta a compiacere Brindisi è il grande successo che Valentina Pedicini ha avuto al Festival di Venezia.
Il film è ispirato ad una storia vera, ambientato in Svizzera in un lasso di tempo che va dal 1926 al 1986. I protagonisti sono Anna e Hans (rispettivamente un’infermiera e il suo assistente) che lavorano in un vecchio istituto per anziani che precedentemente era stato un orfanotrofio protagonista di orrori indicibili, tempio di un progetto di eugenia su bambini Jenisch (popolo denigrato dai nazisti, sottoposto ad un programma portato avanti dal governo svizzero che coinvolse dai 600 ai 2000 bambini) sottratti alle famiglie. Anna si occupa di un’anziana signora Gertrud, che si scopre essere stata nel passato a capo di questo vergognoso progetto. Così i personaggi presenti vengono risucchiati dal dolore che quell’edificio trasuda, perdendo quindi il contatto con il presente. La trama del film è ispirata alla biografia di Mariella Mehr, scrittrice e poetessa svizzera di etnia jenisch, vittima del progetto di eugenia di cui si racconta. Nel cast sono presenti Elena Cotta, Federica Rosselini, Josafat Vagni e Lucrezia Guidone, il film è prodotto da Fandango con Rai Cinema, distribuito da Fandango Distribuzione e sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 6 settembre.
Alberta Esposito
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