BRINDISI- Sit in del sindacato Cobas presso la discarica di Autigno per i 2 lavoratori licenziati dalle imprese che recuperavano il gas e producevano energia elettrica.
Il Sindacato Cobas ha messo al centro della sua protesta la necessità di una necessaria bonifica della discarica , stante il gravissimo inquinamento ambientale del sottosuolo che certamente si è allargato dopo il sequestro della discarica.
“L’inizio della bonifica dell’impianto favorirebbe di fatto la soluzione per evitare i 2 licenziamenti-spiega Bobo Aprile dei Cobas- A tal proposito abbiamo ricevuto questa mattina la telefonata dei proprietari delle 2 aziende ,Elettrogas e Geoambiente , che continuano a rivendicare la necessità di una seria bonifica del percolato presente nel sottosuolo per riprendere le attività”.
“La cosa che abbiamo chiesto ai proprietari delle aziende è quello di riprendere il dialogo , interrotto nelle settimane scorse in malo modo con la passata Amministrazione Comunale ,con la gestione commissariale del comune di Brindisi al fine di costruire possibili soluzioni condivise -ha aggiunto Aprile-
Inoltre hanno voluto precisare che il motore del gruppo elettrogeno utilizzato per produrre energia è di loro proprietà , a differenza di quello che avevamo ascoltato nelle stanze del comune di Brindisi”.
Dopo il sit in il sindacato si è recato al Comune di Brindisi dove la sub commissaria D’Anzì ha riferito che nei prossimi giorni ci sarà una riunione con rappresentanti della Regione Puglia relativa alla bonifica della discarica , previo accordo con la magistratura che si era dichiarata disponibile ad un dissequestro nel corso di incontri precedenti.
Il Cobas chiede fortemente la bonifica della discarica e la ripresa della attività di recupero gas con la piccola ma significativa produzione di energia elettrica , che negli anni passati aveva portato nelle casse del comune di Brindisi alcune centinaia di migliaia di euro.
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