TORRE GUACETO – L’arte della natura incontra l’arte dei collage nella cornice d’eccezione della Torre Aragonese della Riserva di Torre Guaceto. L’inaugurazione della mostra è fissata per sabato 5 agosto e sarà un vero e proprio evento che darà spazio anche alla conoscenza della Riserva e all’arte della musica.
Il Consorzio di Gestione dell’area protetta presenta “Quel che resta è il ciano” mostra personale dell’artista latianese Giuseppe Ciracì. Nell’esposizione saranno ordinate dieci opere del nuovo ciclo “Azzurro Cielo” dell’autore brindisino.
Il perfetto mix tra stile figurativo e ricerca concettuale, il primo espresso nei disegni su carta e acetato, la seconda nelle materie povere di pagine stracciate e sottoposte all’azione atmosferica del sole e della pioggia, e nelle fotoriproduzioni dei disegni leonardeschi.
Il modus operandi di Ciracì è quello consolidato dei collages costruiti nei riferimenti colti dai maestri del passato che costituiscono un modello di riferimento diretto ed evidente a partire da Leonardo e nell’eleganza dello stile tutto rivolto al confronto con la grande tradizione della storia del disegno e della pittura, come sostiene Massimo Guastella, docente di storia dell’arte contemporanea dell’Università del Salento, ordinatore della mostra e il cui testo critico con quello scritto da Antonella Marino accompagnano il depliant della mostra, descrivendo l’ispirazione e il senso del nuovo ciclo dell’artista.
Lo stesso Giuseppe Ciracì osserva: “Su queste pagine consumate dal tempo, racconto storie, disegno corpi, proprio come l’intreccio degli ulivi sono persone, figure viventi, corpi che esprimono gesti, muscoli e braccia protese verso il cielo, respirano con il vento, abbracciano e nutrono, soffrono alle mutilazioni e agli espianti, godono se restano a casa tra i loro famigliari, nella terra loro”.
Muovendo dal Centro Visite “Al Gawsit” dell’area protetta di Torre Guaceto presso la borgata di Serranova, alle 19 gli utenti potranno lasciare le proprie auto e spostarsi in Riserva con un mezzo messo a disposizione dall’ente gestore, svolgere una breve visita guidata e poi, arrivati alla Torre Aragonese, assistere alla presentazione della mostra. Dopo di che l’esposizione verrà aperta al pubblico e l’intera visita verrà cullata dalle note del “Salento Melody Quartet” composto da Nevila Kobo al violino, Clementina Martalò Stefanelli, violino, Claudia Russo alla viola, Merita Alimhillaj al violoncello.
L’evento è organizzato dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto con il patrocinio del Comune di Carovigno nell’ambito delle iniziative didattiche, culturali e sportive previste nel piano “Bandiera Blu”, in collaborazione con FAI (Fondo Ambiente Italiano), delegazione di Brindisi che curerà le aperture dell’esposizione in torre sino al 10 settembre, ed il sostegno del laboratorio TASC (Territorio, Arti Visive e Storia dell’Arte Contemporanea) del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.
BrindisiOggi
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